Tensione al corteo "Euro stop". Così la polizia evita gli scontri

Il corteo "Euro stop" contro il 60° anniversario dei Trattati di Roma. Tensioni a piazza Bocca della Verità. Agenti schierati

Tensione al corteo "Euro stop". Così la polizia evita gli scontri

Gli anti Ue in piazza contro le celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Da quattro cortei e due sit in è stato lanciato il "no" all'Unione europea dei burocrati che apre le porte ai clandestini, distrugge la sovranità nazionale e devasta le economie locali. Una protesta dura che avrebbe potuto risentire delle infiltrazioni di black bloc e di varie frage violente. Per evitare le devastazioni già viste in piazza San Giovanni nel 2011, la Capitale è stata blindata: le forze dell'ordine sono state schierate in assetto antisommossa nella zona rossa e per precauzione la maggior parte degli esercizi commerciali sono stati chiusi.

Momenti di tensione si sono verificati all'ingresso di piazza Bocca della Verità. Pochi attimi che si sono sciolti con una lenta ripresa del corteo "Euro stop". Non c'è stato alcun contatto tra i manifestanti e le forze dell'ordine, ma i nervi a fior di pelle la dicono lunga sul livello di attenzione messo in campo dal Viminale per evitare qualsiasi scontro. Già ieri sette antagonisti dei centri sociali del Nord Est sono stati fermati e sottoposti a foglio di via obbligatorio. In mattinata i fermi e i controlli si sono moltiplicati e hanno portato gli agenti a individuare due giovani di Alessandria, sorpresi in piazzale Ostiense con due candele e guanti antifortunistici, e altri cinque no global provenienti da Venezia e Bologna con addosso fumogeni, giubbini e scaldacollo. Ben tre pullman che portavano i manifestanti al corteo "Euro stop" sono stati bloccati al check point di Roma Nord e 122 persone sono state perquisite e identificate.

Nel pomeriggio, a corteo già iniziato, quando stavano per entrare in piazza Bocca della Verità, i manifestanti si sono fermati per alcuni istanti sul Lungotevere, quasi volessero organizzarsi per passare all'attacco. La polizia, però, ne ha approfittato per chiuderli a imbuto: le camionette con gli idranti (i cosiddetti "mammut") sono avanzate bloccando gli antagonisti e separando i più facinorosi dal resto del corteo. Ci sono state proteste da parte dei no global che chiedevano agli agenti di poter concludere la manifestazione. Dopo una decina di minuti, le forze dell'ordine hanno rimosso il blocco e sono indietreggiate fino alla Bocca della Verità che risultava così interamente circondata. La vastità della piazza e la quantità di agenti ha di fatto reso innocuo il corteo degli antagonisti.

Le due anime del corteo si sono riunite solo al Circo Massimo, dove è stata scritta la

parola fine. Delusi molti dei manifestanti. Alcuni di loro avevano già reso irriconoscibili le scarpe in vista degli scontri. "Non ci hanno fatto fare nulla", dice sottovoce un ragazzo con giacca e pantaloni neri.

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