Dalla roulette russa alle armi: le ombre nel passato di Elder

Tentativi di suicidio, ossessione per le armi e roulette russa. È quanto emerge dalla perizia psichiatrica effettuata su Finnegan Lee Elder, accusato dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega

Dalla roulette russa alle armi: le ombre nel passato di Elder

Dall'ossessione per le armi, ai tentativi di suicidi, fino al "gioco" della roulette russa. Sono queste le ombre nel passato di Finnegan Lee Elder, accusato dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, in concorso con il connazionale Cristian Natale Hjorth.

A far emergere il passato del ragazzo americano è stata la perizia psichiatrica, disposta dal tribunale di Roma nei confronti di Elder ed esposta in aula dai professori Stefano Ferracuti e Vittorio Fineschi, che hanno descritto gli elementi emersi nel corso dell'esame. Si tratta di un documento di circa 170 pagine, in cui viene sintetizzata la situazione psicologica del giovane americano, accusato di aver partecipato all'omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega. Così, dal passato di Elder vengono alla luce tentativi di suicidio, giochi pericolosi e l'ossessione per le armi, tanto da indurlo a dormire con la pistola.

"Ha giocato alla roulette russa con una calibro 32- hanno spiegato in aula i periti- senza uno specifico motivo facendo più di un tentativo". Sarebbe successo pochi giorni prima del suo viaggio in Germania e in Italia: proprio alla luce di quella situazione, infatti, "la madre gli avrebbe suggerito di fare un viaggio in Europa per distrarsi". Ma non solo. Dal passato del ragazzo americano, infatti, sono emersi anche vari tentativi di suicidio, tra cui uno avvenuto nel 2018 nella zona del Golden Gate a San Francisco, ricostruito grazie a una serie di documenti clinici, circa 1.600 pagine, inviate alla difesa dagli Stati Uniti, che ora la Corte d'appello ha deciso di acquisire. "Il nonno e lo zio di Elder - hanno i raccontato i due periti in aula - si sono tolti la vita in passato. E anche lui presenta familiarità per disturbi psichiatrici e ha ideazione suicidiaria cronica e ci pensa da anni". Il ragazzo, inoltre, soffrirebbe di un "sentimento cronico di rabbia". In passato, quando aveva solamente 16 anni, aveva partecipato a una rissa, ferendo una persona: il gesto gli era costato una condanna "a due settimane di carcere e 2 anni di messa in prova".

Mentre era in carcere, nei mesi scorsi, Elder aveva parlato anche di un "piano B", in casp di sentenza negativa: un comportamento che, secondo i periti, sarebbe "di chi ha disturbo della personalità". Secondo quanto riporta il Messaggero, il ragazzo si starebbe rendendo "conto che si è rovinato la vita e che gli dispiace" per il carabiniere, "ma lo dice adesso che sta assumendo psicofarmaci". Inoltre, il giovane "ha più volte affermato che se avesse avuto cognizione che coloro che li hanno aggrediti erano operanti delle forze dell'ordine, non avrebbe avuto una simile reazione violenta".

Il carabiniere Mario Cerciello Rega era stato ucciso il 26 luglio dello scorso anno, con 11 coltellate, dopo essere intervenuti a seguito del furto di uno zainetto, rubato dai due raazzi americani.

Insieme al vicebriadiere c'era anche il collega Andrea Varriale, che aveva provato a fermare Christian Gabriel Natale Hjorth​, mentre Rega aveva tentato di bloccare Elder, che avrebbe reagito colpendono "in zone vitali".

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