A Ficarolo, in provincia di Rovigo, potrebbe succedere quanto accaduto a Gorino alcuni giorni fa. Gli abitanti sono infatti pronti a fermare l'arrivo di decine di richiedenti asilo.
Nel comune veneto di 2500 abitanti ancora non è chiaro quanti saranno i migranti in arrivo ma il sindaco Fabiano Pigaiani parla di un'ottantina di persone. Come riporta Libero, al momento l'unica certezza è che verranno ospitati all'hotel Lory. La prefettura ha infatti requisito la struttura con un "atto di pubblica utilità" da oggi fino ad aprile.
Alcuni cittadini stanno organizzando dei turni di guardia perché temono che le autorità, nel tentativo di scongiurare nuovi blocchi stradali, possano scortare il pullman, con a bordo i profughi, in piena notte.
Il sindaco però avverte: "Ho ribadito alla prefettura che se ci rimanderanno al massimo sette o otto richiedenti asilo, secondo la logica di tre per ogni mille abitanti, allora li accetteremo senza problemi. Se ne manderanno di più, come temo, allora non risponderò di quello che potrebbe accadere. D'altronde cosa potrei fare? Non ho strumenti".
Il titolare dell'hotel Lory, Luigi Fogli, di 80 anni, chiarisce la sua posizione: "Un mesette fa ero stato io a chiedere informazioni alla prefettura sul sistema d'accoglienza degli immigrati, perché la mia società, che si chiama White House, è in crisi e volevo sapere quanto mi avrebbero pagato. Una cooperativa di Padova mi aveva offerto otto euro a persona, con acqua, luce e gas a mio carico. La cosa era finita lì, mica avevo accettato. Sarei andato in perdita. Per me la questione era chiusa, e invece la prefettura è andata avanti e mi ha requisito l'albergo".
E precisa: "Chiunque voglia entrare, prima di farlo, deve passarmi sopra".
Nelle stesse ore una cameriera di un albergo è stata accerchiata da decine di profughi. Inorno alle 7.45 di ieri, all'interno dell'hotel Paradiso dove da oltre un anno sono ospitati 80 profughi, alcuni richiedenti asilo si sono avvicinati alla zona mensa chiedendo all'inserviente che venisse servita la colazione in anticipo perché avevano fame.
Come riporta Il Gazzettino, la cameriera ha riferito che bisognava attendere ancora qualche minuto prima di fare colazione. La sua presa di posizione ha scatenato la rabbia degli ospiti. Diverse decine di profughi l'hanno accerchiata e minacciata verbalmente. Dalle parole si è passati alle vie di fatto.
La malcapitata è stata spintonata e i presenti si sono avventati su panini e merendine prima dell'orario prestabilito. A quel punto la donna, intuendo che la situazione era diventata ormai ingovernabile, ha telefonato al 112.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.