Ruba la pensione dei familiari lasciandoli in povertà

I carabinieri hanno denunciato un uomo di Bettona (Perugia) accusato di aver ritirato per anni le pensioni di due familiari non autonomi, ma di aver tenuto per sé l'intero importo

Due carabinieri (foto di repertorio)
Due carabinieri (foto di repertorio)

Ritirava da almeno quattro anni la pensione per conto di due familiari non autonomi, che a quanto pare gli avevano regolarmente firmato la delega. Solo che invece di consegnarla ai beneficiari, la teneva per sé, costringendoli a vivere in una condizione di indigenza totale. Ed è per questo che i carabinieri hanno individuato e denunciato un uomo di Bettone (in provincia di Perugia) parente delle due vittime, che dovrà rispondere adesso di rispondere dei reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare, circonvenzione e abbandono di incapace.

Tutto è partito lo scorso febbraio, quando agli uffici comunali fu segnalato un caso di forte disagio riscontrato all’interno di un nucleo familiare composto da una madre e dal proprio figlio, portato alla luce da uno dei vicini di casa. La segnalazione fu subito girata ai carabinieri che, vista la delicatezza della situazione, si attivarono immediatamente effettuando un sopralluogo. Una volta giunti sul posto trovarono le due persone in questione, entrambe affette da patologie varie che le rendono di fatto incapaci di badare autonomamente alle loro necessità, in stato di completo abbandono nella propria abitazione e in condizioni sanitarie estremamente precarie.

A seguito della scoperta, i militari avvisarono dunque i servizi sociali, secondo la procedura prevista in casi del genere. E dopo aver avanzato richiesta di nominare un amministratore di sostegno, avviarono contemporaneamente una serie di accertamenti bancari e catastali finalizzati a scoprire le cause di quel quadro di povertà estrema venuto improvvisamente alla ribalta. L’obiettivo di quest'ultima azione era anche quello di accertare eventuali omissioni da parte di parenti o persone vicine.

E così è stato: gli inquirenti hanno delineato proseguendo nelle indagini i tratti di una vicenda surreale che durava almeno dal 2018. Al ritiro delle pensioni dei due, ammontanti in totale a circa 2mila euro al mese, era stato infatti delegato un parente prossimo. Una cifra mensile che in teoria avrebbe se non altro garantito al nucleo di andare avanti dignitosamente, se solo l'avessero ricevuta.

Già, perchè l'accusa degli investigatori è che l'uomo si sia in questo quadriennio appropriato sistematicamente dell'importo di ciascuna pensione a loro destinata, facendo mancare ai familiari bisognosi anche le risorse minime di sostentamento. E costringendoli a vivere in un contesto di assoluto degrado.

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