Niente più tuffi dalla "grotta della poesia" nel Salento, una delle piscine naturali più suggestive al mondo. Si potrà continuare ad andare, ma l'accesso all'area sarà limitato. Partiranno a breve, infatti, i lavori del Comune di Melendugno per delimitare l'area con un muretto a secco ed una cancellata. A darne notizia è il quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". Il tutto per salvaguardare la grotta che ogni anno viene presa d'assalto dai turisti nonostante il divieto di balneazione, ma anche per la tutela degli stessi bagnanti. Ci sarebbe, infatti, il rischio dello sfaldamento della falesia e della fascia costiera. Nonostante i divieti, però, i bagnanti continuavano ad andare numerosi e a tuffarsi senza il rispetto del regolamento comunale.
Il progetto dei lavori costerà al Comune 190mila euro e, come si legge sempre sulla Gazzetta, sarà pagato con gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno e dal parcheggio a pagamento della zona.
Il progetto è del Comune insieme alla Soprintendenza archeologica e prevede non solo la costruzione di un muretto a secco e di una cancellata per delimitare la grotta della poesia, ma anche il restauro di cinquanta metri di mura messapiche vicine alla stessa grotta.
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