Quel carro armato delle forze alleate americane era in fondo al mare dal 1943, quando le truppe di soldati sbarcarono sul litorale salernitano per poi marciare verso Napoli. A distanza di 76 anni i palombari del gruppo operativo subacquei della Marina Militare hanno riportato in superficie il relitto, che giaceva nelle acque di Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno.
I palombari si sono immersi in profondità, a circa 25 metri, e hanno rinvenuto il mezzo da sbarco statunitense, in ottime condizioni, con a bordo casse di munizioni di vario tipo e numerosi rotoli di miccia. Con l’ausilio di un metal detector hanno scoperto la presenza sul fondale, poco distante dalla carcassa del carro armato, di altri proiettili, attrezzi da lavoro e pezzi di armamento.
Il cingolato, invece, era parzialmente insabbiato, con il portellone della torretta aperto.
Gli operatori subacquei, però, non sono riusciti ad entrare all’interno del mezzo, per le dimensioni ridotte del passaggio. Una volta completate le operazioni di recupero, il materiale esplosivo verrà fatto brillare nella tarda mattinata di venerdì 25 ottobre.
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