Architetti che progettano case, arredamenti d'interni, oggetti di design che fanno (o faranno) parte della nostra vita, del nostro stile di abitare. Ma loro, dove vivono...? Domanda che incuriosisce e la cui risposta declina racconti particolari e inediti, tutti da scoprire. E' questa una delle prime novità che saranno al centro del Salone Internazionale del Mobile di Milano.
Mancano quattro mesi all'inaugurazione e si lavora per ultimare il progetto della 53a edizione che si terrà dall’8 al 13 aprile 2014 nei padiglioni di Fiera Milano, con l'impegno e l'obiettivo di affermare la centralità di Milano e la sua unicità nell’offerta qualitativa del design e dell'arredo a livello internazionale dove il Salone è leader indiscusso.
"Il Salone del Mobile è una preziosa risorsa dell’economia italiana – spiega Claudio Luti presidente di Cosmit – che non solo va preservata ma soprattutto arricchita con sempre nuovi servizi e progetti che rispondano alle esigenze delle imprese e dei visitatori internazionali, per aumentare la capacità attrattiva della manifestazione a Milano".
Tra i progetti in cantiere per la prossima edizione c’è la mostra evento che sarà ospitata all’interno del quartiere fieristico. Una mostra che racconta in esclusiva le case private e gli interni domestici di grandi architetti contemporanei, provenienti da diversi continenti, Europa, America del Nord, America Latina, Asia. "Dove vivono gli architetti" è il titolo di questo originale progetto espositivo che prevede installazioni, ispirate ai diversi modi di immaginare lo spazio domestico di protagonisti dell'architettura contemporanea. E' un percorso che accompagnerà i visitatori dentro le architetture abitate dagli architetti per raccontare cosa significa progettare una casa da vivere, liberi di sperimentare visioni e linguaggi per il committente più difficile, se stessi.
La curatrice dell'evento-installazione Francesca Molteni – che per il Salone Internazionale del Mobile ha curato "Design Dance" con Michela Marelli (2012) e "Un bagno di stelle" (2010) – è stata accolta nelle abitazioni private di alcuni tra i più autorevoli esponenti del mondo dell’architettura per filmarne gli esterni e gli ambienti domestici e registrare un’intervista con ciascuno di loro sulla poetica, l’ispirazione e le scelte che hanno guidato il loro percorso progettuale e professionale.
"Obiettivo della mostra – spiega ancora il presidente Luti – è esplorare la cultura dell’abitare oggi, conoscere da vicino coloro che stanno cambiando il volto delle nostre città, la configurazione del paesaggio globale e
l’immaginario collettivo, e suggerire nuovi modi di progettare gli ambienti domestici a tutte le latitudini. Compito del Salone del Mobile è anche questo, fare cultura per fare sistema".(Foto: Alessandro Russotti)
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