È finalmente sceso dalla cupola di San Pietro Marcello Di Finizio, l’imprenditore di 47 anni che sabato era salito per la quarta volta sulla basilica papale per protestare.
L'uomo, ridotto sul lastrico da problemi economici, è stato bloccato in un momento di distrazione dalla gendarmeria papale, che lo ha immobilizzato e fatto scendere. Approfittando della folla di centinaia di persone che visitano la Cupola di San Pietro ogni giorno, Di Finizio aveva scavalcato di nuovo le inferriate sabato, esponendo uno striscione che recitava "Presidente Napolitano per l’amor di Dio fermatevi, ci state ammazzando tutti".
La sua storia ha inizio nel 2008, quando il suo locale di Trieste venne incendiato: per una serie di morosità, l'imprenditore non solo si trovò con il locale ridotto ad un cumulo di macerie, ma anche costretto a pagare ingenti somme di denaro.
"Mi chiedono 27.000 euro di canoni regressi per bloccare la situazione, soldi che ovviamente non ho", ha commentato. Dal 2008, Di Finizio si è reso protagonista di diverse azioni di protesta. Occupò per tre giorni lo storico pontone-gru "Ursus", nel Porto Vecchio di Trieste. Poi, per tre volte, occupò la cupola di San Pietro. A fine 2012, la questura romana gli aveva imposto di non ritornare nella Capitale per tre anni.
Il MoVimento 5 stelle ha manifestato in questi giorni il suo appoggio all'imprenditore: "Abbiamo provato a convincerlo che è meglio scendere e discutere", spiegano i grillini in una nota. "Noi non possiamo non dare ascolto a chi sta soffrendo per colpa della crisi e di uno Stato che colpisce alla cieca, debole con i forti e forte con i deboli.
Di Finizio - concludono - è vittima anche di un sistema di riscossione inumano. Non a caso il MoVimento 5 Stelle presenterà presto una importante proposta di legge per l`abolizione del carrozzone iniquo che risponde al nome di Equitalia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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