I genitori di Alessandro Gradis,il farmacista ventottenne trovato morto sul bordo della piscina di un resord di Bavaro, Santo Domingo, non credono all'ipotesi di suicidio, come detto dagli investigatori.
Pierfrancesco Grandis e Annarosa Cacace, entrambi medici, sono arrivati sull'isola per scoprire la verità. Lei, medico legale dell'Asl, è convinta che sul corpo del figlio ci siano segni di colluttazione.
"Sulla spalla - continua la madre - ci sono dei segni, come se fosse stato spinto". La donna crede che qualcuno abbia dato un colpo alla nuca al giovane e che l'abbia poi lanciato dalla finestra. Il padre, invece, racconta che il figlio una volta arrivato sull'isola aveva trovato un clima ostile.
Gli investigatori credono invece che il giovane si sia gettato volontariamente dalla sua camera al terzo piano. Chi lo conosceva sottolinea la voglia di vivere di Alessandro: "Non aveva motivo di suicidarsi, era felice, aveva una voglia contagiosa di vivere e di conoscere il mondo".
Alessandro,
dopo essersi laureato in farmacia e dopo aver lavorato a Cairo Montenotte, nel Savonese, era partito a settembre per un lungo viaggio in America Latina. Sarebbe tornato a casa il prossimo 25 maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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