Michele Santoro si sente orfano. Politicamente, si intende. L'ex teletribuno di Annozero e Servizio Pubblico chiede infatti un partito, un movimento politico - di sinistra, chiaro - nel quale riconoscersi davvero e per il quale battersi. Dietro il suo desiderio si coglie quasi un rimpianto, una nostaglia dei vecchi tempi, quando l'antiberlusconismo militante e ossessivo era il suo cavallo di battaglia. La drammatica attualità però non lascia troppo spazio agli amarcord e il giornalista ne è consapevole. Al suo ritorno in tv come ospite, ieri sera su La7, l'ex conduttore ha così cercato di analizzare il presente dando sfogo alla propria vis polemica.
Chiamato a esprimersi sulla situazione in Ucraina, Santoro l'ha presa dapprima alla larga. E ha amesso: "Mi sveglio nel mezzo della notte con l'angoscia per questa guerra, con le immagini di questo fiume di donne che scappano, e io mi sento come loro, in mezzo a loro, disorientato". Poi è passato all'analisi politica. "Vladimir Putin nasce dallo sfacelo dal tentativo di trasformare l'ex Unione sovietica in una democrazia occidentale", ha sentenziato il giornalista, prendendosela con la debolezza politica del Vecchio Continente. "Chi ha intresse a far diventare questa guerra un Vietman dell'Europa?", ha domandato, sotto lo sguardo a tratti un po' confuso dell'ambasciatore Giampiero Massolo, presente in studio accanto a lui.
Poi il vero affondo, la bacchettata al Belpaese con i toni accorati da Savonarola. "Putin parte da qui, dal fatto che in Italia vota meno della metà degli aventi diritto, però siamo una grande democrazia. In Italia non eleggiamo più i Presidenti del Consiglio da 15 anni, però siamo una grande democrazia...", ha osservato Michele, che si è dunque lanciato nel proprio sfogo di orfano politico "Io non ho un partito in Italia! Sono come Ciccio Ingrassia che sull'albero grida: 'Voglio una donna!'. Datemi un partito come quello spagnolo, che non manda le armi in Ucraina! Un partito come i socialisti spagnoli lo posso avere qui in Italia?", ha esclamato.
#dimartedi Michele #Santoro: "In Italia non eleggiamo più Presidenti del Consiglio da 15 anni, però siamo una grande democrazia... Io non ho un Partito in Italia! Datemi un partito come quello spagnolo, che non manda le armi in Ucraina" https://t.co/PgvMCw7A8l
— La7 (@La7tv) March 8, 2022
Indiretta, ma abbastanza intuibile, la delusione dell'ex conduttore nei confronti della sinistra italiana, da lui ritenuta non abbastanza 'di sinistra', pure nelle recenti circostanze. Per la verità, un tema sul quale anche in passato Santoro non aveva risparmiato intemerate e prese di posizione.
Su La7, il giornalista si è detto apertamente vicino agli ucraini aggrediti dalla Russia e al contempo ha precisato: "Quando Zelensky pretende l'allargamento del teatro di guerra, allora non sono più con lui. Non è che per aiutare Zelensky dobbiamo fare la terza guerra mondiale. Putin non è un pazzo come viene descritto, non è Hitler, è un leader autocrate che ha agito secondo il suo disegno nazionalistico".
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