Il problema dell'immigrazione incontrollata continua ad affliggere le coste della Sardegna, particolarmente prese di mira da clandestini algerini.
La tratta dall'Algeria è infatti ormai ben consolidata. A gruppi di piccole unità, gli stranieri continuano ad arrivare a bordo di barchini (alcuni misteriosamente scomparsi prima dell'arrivo delle autorità locali), certi di finire nel centro d'accoglienza di Monastir.
Nella notte che intercorre fra venerdì e sabato, dieci uomini di nazionalità algerina sono sbarcati sul litorale di Porto Pino, nel comune di Sant’Anna Arresi (Sulcis-Iglesiente).
Il gruppo di stranieri, segnalato da alcuni passanti, è stato raggiunto intorno alle 2:00 del mattino dai carabinieri del comando di Cortighiana e di Calasetta. I soggetti, che stavano camminando sulla spiaggia del sud della Sardegna, sono stati fermati ed identificati.
Dopo i controlli medici di routine, hanno raggiunto il centro di prima accoglienza di Monastir (Cagliari), come da prassi.
Nelle prime ore di sabato, a davvero poca distanza dall'ultimo arrivo, un secondo sbarco. Ed in questo caso, stando a quanto riferito dai quotidiani locali, gli stranieri sono stati raggiunti all'interno di un bar. I due stavano facendo tranquillamente colazione.
Del resto non vi è un'emergenza conclamata in Algeria. Ed è ormai noto come molti degli stranieri provenienti da questa rotta siano partiti alla volta della Sardegna in tutta tranquillità, guidati passo passo da una sorta di agenzia viaggi con tanto di orari e consigli utili. Tutto è alla luce del sole.
I due algerini, interrotti durante la colazione dai caraninieri, hanno lasciato il bar di Porto Pino per
essere identificati e sottoposti ai controlli sanitari. Nessuna traccia del barchino utilizzato.Dopo le procedure di routine, hanno raggiunto, come tutti gli altri, il sopracitato centro di prima accoglienza.
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