Saronno, la "linea della droga" ​e il problema della sicurezza

Un fantasma si aggira per Saronno, quello di un foglio di raccolta firme sulla sicurezza

Saronno, la "linea della droga" ​e il problema della sicurezza

Un fantasma si aggira per Saronno, quello di un foglio di raccolta firme sulla sicurezza. Avrebbe dovuto raccogliere una sorta di nuova investitura all’amministrazione per fronteggiare il tema della cosiddetta “linea della droga” sulla tratta ferroviaria Saronno-Seregno perché come emerso anche dopo un servizio di Striscia la notizia sullo spaccio nei boschi del comune di Ceriano Laghetto, in pieno parco delle Groane, gli spacciatori salgono a Saronno, scendono a Ceriano e si dirigono proprio nei boschi della droga. È qui che le telecamere di Striscia hanno mostrato molti clienti in fila davanti a uno spacciatore per acquistare eroina e cocaina, il tutto in pieno giorno. Molte le reazioni dei saronnesi sui social network hanno commentato il servizio di Striscia meritevole di aver riattivato il problema dello spaccio nella zona. All’URP di Saronno però si recano in due a fare richiesta di firmare. Pochi sembrano saperne qualcosa, il foglio raccolta firma non c’è. Forse perché non serve?

L’attenzione sul tema sicurezza esiste nella città, Saronno non fa eccezione al resto d’Italia, tanto che negli ultimi anni proprio sulla sicurezza ha ricevuto mandato la nuova amministrazione che dal suo insediamento ha attivato un tavolo specifico, l’iniziativa di dieci portali di videosorveglianza con accesso diretto dei carabinieri, 7 nuovi agenti di polizia comunale e ha conseguito un risultato di riduzione da 40 a 10 degli spacciatori sul territorio. Inoltre un progetto di nuovi tornelli è già stato presentato e sarà verosimilmente attuato sul progetto del futuro layout della stazione. Sono risultati che riguardano Saronno centro e l’area circostante, fronte e retro della stazione. Tutto è migliorabile ma sono risultati riconoscibili.

Quello che i saronnesi e specialmente i loro figli incontrano, potrebbero incontrare e non hanno ancora incontrato sui treni è invece un’altra storia e a questo i pezzi di carta sembrano servire a poco. Almeno a giudicare dalle richieste di firma all’Urp: due. Il tema sembra fatto apposta per mettere in difficoltà un’amministrazione che sin dall’inizio si è mossa sul tema della sicurezza e che su questo si vorrebbe invece accusare di scarsa collaborazione con la giunta del comune limitrofo. Imbarazzo? Sembrerebbe di no.

Il sindaco Alessandro Fagioli lo dice apertamente: "Saronno è Comune toccato da più territori e ha problemi comuni a più territori. Per quanto riguarda gli spacciatori che salgono a Saronno e scendono a Groane abbiamo raccolto l’invito che proviene dall’amministrazione di Ceriano Laghetto e siamo molto sensibili, siamo anche consci che non serve, da noi, alcuna raccolta firme per attuare un piano sicurezza che ci investa di quanto già siamo investiti. Non servono altre firme dei cittadini per continuare a fare ciò che abbiamo iniziato.

Il tema vero è quello di un coordinamento che coinvolga le due prefetture, di Varese, Monza e Brianza ed eventuali altri soggetti. Questo è quello che chiediamo, e abbiamo proposto alla Prefettura di Varese, per dare risposta una vera sul territorio delle Groane. La mia proposta sul tema è un tavolo congiunto per la sicurezza".

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