Giuseppe Stefano Di Negro è morto con un colpo di revolver calibro 38 sparato in bocca. Lo ha stabilito l'autopsia sull'architetto spezzino trovato sabato sera con il cranio fracassato sulle rive di un torrente a Sarzana (La Spezia).
Come racconta Tgcom24, la polizia non esclude il suicidio, anche se la pistola - di proprietà del padre del 50enne - non sarebbe ancora stata trovata. Un'ipotesi resta quella di una lite culminata in omicidio.
Di Negro era uscito da casa dei genitori intorno alle 20: di ritorno da Camaiore, dove aveva passato il pomeriggio. Era arrivato fin lì per cercare una stampa antica. Gli investigatori ancora non hanno chiarito se l'abbia trovata o meno ma secondo la testimonianza dei familiari l'architetto sarebbe uscito per fare ritorno nella sua abitazione dove l'aspettavano moglie e figlia.
Il delitto è avvenuto in una zona isolata alla periferia della città. Accanto al corpo, ritrovato intorno alle 21, gli investigatori hanno trovato portafoglio, chiavi, carte di credito e documenti e dall'auto non sembrava mancare nulla.
Resta da chiarire se l'architetto si sia recato nella zona dov'è avvenuto l'omicidio - fuori percorso rispetto al tracciato dalla sua abitazione a quella dei parenti - per un appuntamento o meno. Dagli accertamenti compiuti risulta inoltre che Di Negro non avesse debiti o situazioni di crisi, finanziarie o familiari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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