Doccia fredda per il presidente Usa Joe Biden in merito all'obbligo vaccinale. La Corte suprema americana ha infatti bocciato oggi la riforma, introdotta con atto amministrativo dalla Casa Bianca, per cui i dipendenti delle grandi aziende, ossia di quelle con più di 100 dipendenti, erano obbligati a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid o, in alternativa, a sottoporsi a test diagnostici settimanali. Il verdetto del massimo tribunale federale è stato emesso dopo una votazione interna in cui hanno prevalso di stretta misura le convinzioni dei giudici di orientamento conservatore a discapito di quelle dei togati liberal.
Il provvedimento della Casa Bianca su cui si è pronunciata oggi la Corte riguardava più di 80 milioni di persone, dipendenti delle grandi aziende nazionali, e mirava a moltiplicare le vaccinazioni anti-Covid nel Paese, dove sono morte più di 840mila persone a causa del virus e dove solo il 37 per cento dei cittadini risulta vaccinato con terza dose. Secondo i giudici, l'amministrazione a guida dem non ha il potere di imporre obblighi vacinali in via amministrativa e senza l'autorizzazione del Congresso.
La decisione della Corte, per cui il governo federale non può limitare le libertà fondamentali dei singoli in assenza di un'esplicita autorizzazione parlamentare, ha subito innescato l'esultanza dei governatori dei ventisette Stati Usa a guida repubblicana che si erano opposti al provvedimento d'emergenza. Biden, al contrario, ha accolto il verdetto di oggi mostrando grande amarezza e affermando: "Sono molto deluso dalla decisione della Corte Suprema di bloccare misure di buon senso e a tutela della vita per i dipendenti delle grandi aziende".
Nonostante la bocciatura decretata ai danni dell'obbligo vaccinale per il personale delle grandi aziende, la Casa Bianca può comunque esultare per il fatto che la Corte, con un'altra decisione
adottata quasi in contemporanea, ha dato il via libera definitivo all'obbligo vaccinale per la maggior parte degli operatori sanitari, pur prevedendo esenzioni basate su specifici motivi medici e religiosi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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