Sciabolata artica sull'Italia: ecco dove tornano freddo e neve

Dopo giorni di caldo anomalo, torna l'inverno con aria fredda di origine artica: termometri giù anche di 15 gradi, piogge e nevicate a bassa quota. Ecco le zone più colpite

Sciabolata artica sull'Italia: ecco dove tornano freddo e neve

Dopo il Capodanno più caldo da oltre 100 anni, tra pochi giorni tornereno alla normalità climatica italiana grazie ad una "sciabolata" artica che riporterà inverno e freddo sulla nostra Penisola.

Il meteo sta per cambiare

Come dicono gli esperti, un primo segnale di cambiamento si avrà a partire dalla giornata di lunedì 3 gennaio con l'anticiclone africano che inizierà a indietreggiare tornando nei suoi territori d'origine. Questo significa alta pressione più debole e aumento di nubi a partire dal Nord-Ovest e le regioni tirreniche. Ancora condizioni di cieli sereni o poco nuvolosi, invece, su Nord-Est, regioni adriatiche, gran parte del Sud e la Sicilia con temperature sopra le medie ma meno calde rispetto ai primi due giorni del nuovo anno: le massime, infatti, saranno ancora tra 18 e 20 gradi su Campania, Calabria e Sicilia dove tanta gente, negli ultimi giorni, ha sfruttato il clima mite per alcuni bagni fuori stagione.

Ecco la svolta: aria fredda artica

Nubi sparse e deboli fenomeni sulle zone occidentali d'Italia fino al 4 gennaio ma la vera svolta avverrà tra mercoledì 5 e il giorno dell'Epifania quando aria di origine artica scivolerà sull'Europa Centrale fino a invadere il Mediterraneo e il nostro Paese. Un vortice di bassa pressione e venti freddi provocheranno un peggioramento al Centro-Nord con pioggia, neve a bassa quota ed un netto ridimensionamento delle temperature che scenderanno anche di 15 gradi rispetto ai valori attuali. Ancora in attesa le regioni meridionali ma, anche su queste zone, le temperature crolleranno di 8-10 gradi rientrando nelle medie del periodo.

Le buone notizie sono due: il ritorno a condizioni climatiche normali e un necessario ricambio d'aria, soprattutto sulle pianure del Nord, attanagliate da nebbie fitte e persistenti e smog "intrappolato" nei bassi strati a causa dell'alta pressione africana e della mancanza di una ventilazione adeguata. Finalmente, nei prossimi giorni addio alle nebbie e aria sicuramente più pulita e respirabile.

Il meteo per l'Epifania

Giovedì 6 gennaio, il fronte perturbato avanzerà molto rapidamente verso est con un miglioramento che si farà strada a partire dalle regioni del Nord, ancora instabile con piogge sparse e neve sui monti al Centro-Sud ma con tendenza a miglioramento.

Secondo le ultime proiezioni a medio-termine, successivamente non è prevista la rimonta dell'alta pressione e le condizioni meteo non rimarranno stabili ma ci saranno nuove occasioni per piogge e nevicate a bassa quota in un contesto climatico molto più consono alla prima decade di gennaio.

QUI TUTTE LE PREVISIONI

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