Scontri anti-Salvini a Napoli, Minniti: "Garantita libertà d'espressione"

Il Ministro dell'Interno alla Camera ha elogiato le forze dell'ordine per il lavoro svolto durante il corteo anti-Salvini. Forza Italia attacca ancora De Magistris

Scontri anti-Salvini a Napoli, Minniti: "Garantita libertà d'espressione"

Ventisette gli operatori delle forze dell'ordine feriti negli scontri anti-Salvini di sabato scorso a Napoli. A loro il Ministro dell'Interno, Marco Minniti, ha rivolto un plauso nel corso del Question time alla Camera: "Hanno gestito l'ordine pubblico con tranquilla fermezza. Nonostante le difficoltà di una situazione che si preannunciava delicata e molto complessa - ha affermato - si è conseguito l'obiettivo di assicurare il diritto costituzionale fondamentale della libertà d'espressione che nella nostra democrazia non può essere limitato o compromesso da atti violenti o arbitrari di qualunque natura". Per quegli episodi di violenza erano stati bloccati 6 manifestanti: quattro denunciati a piede libero e due fermati e scarcerati lunedì scorso. Come ricordato da Minniti i militari erano stati "colpiti dal lancio di sanpietrini, bombe carta e altri oggetti contundenti, posto in essere da un folto gruppo di manifestanti travisati staccatisi dal corteo". Fatti su cui stanno procedendo le indagini per individure ulteriori responsabili.

Apprezza e condivide le parole del Ministro, la parlamentare di Forza Italia e consigliera comunale di Napoli, Mara Carfagna. "Condividiamo pienamente il plauso che il ministro Minniti ha fatto alle forze dell'ordine, per come hanno gestito i disordini che hanno avuto luogo a Napoli nel pomeriggio dell'11 marzo" ha dichiarato la deputata, che ha presentato un interragazione a risposta immediata per conoscere un primo bilancio dei danni, le azioni che si intendono prevedere per prevenire fenomeni del genere e i rapporti esistenti a Napoli tra gli antagonisti violenti e le istituzioni locali. Carfagna attacca poi il sindaco di Napoli: "Sappiamo tutti benissimo - ha dichiarato- che l'unico responsabile politico di quanto accaduto a Napoli è il sindaco Luigi de Magistris. Siamo di fronte ad un sindaco che si proclama Stato, che lascia intendere di possedere le chiavi dell'ordine pubblico nella sua città e che neanche tanto velatamente fa capire 'o si fa come dico io oppure scateno l'inferno'. In merito servono valutazioni attente, perché rispondere a degli insulti, per quanto inaccettabili siano, incoraggiando e soffiando sul fuoco della protesta significa contravvenire al proprio dovere di uomo delle Istituzioni.

Perché un uomo delle istituzioni dovrebbe essere sempre dalla parte della legalità e da quella delle forze dell'ordine, invece a Napoli c'è un sindaco che nella guerra tra Stato e centri sociali non ha esitato a schierarsi dalla parte dei centri sociali".

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