Si chiama tele-rissa ed è, da anni, un nuovo sottogenere della televisione italiana. E non solo. Nella puntata di domenica sera di Non è l'Arena, su La7, Massimo Giletti ha dedicato uno spezzone della sua trasmissione serale alle risse televisive. "C'è un re indiscusso: non vi dico neanche come si chiama, perché tanto lo avete capito. Favorite il messaggio filmato…". Così il conduttore lancia il video e nei due minuti di girato è Vittorio Sgarbi a farla da padrone.
Nei due minuti di filmato confezionato dal programma fa capolino una breve carrellata delle più note e recenti litigate in tv che vedono protagonista il critico d’arte. Il sindaco di Sutri se la prende con Peter Gomez, con Francesca Barra, con Mario Giordano, Corrado Formigli, Luca Telese e Luisella Costamagna.
Al rientro in studio, il padrone di casa ci scherza e, sorridendo, dice: "Ecco, Beppe Grillo, quando inventò il Vaffa-Day, forse prese spunto propri da qui...perché finisce sempre in vaffa!".
Ecco, è qui che Alessandro Cecchi Paone – ospite di serata – prende la parola per fare la ramanzina a Vittorio Sgarbi: "Posso dire una cosa che ci riguarda entrambi?", chiede rivolgendosi a Giletti. Dunque, ecco il suo affondo: "Noi siamo stati formati nella Rai di quarant'anni fa, da grandissimi maestri. Neanche una parolaccia esce dalle nostre bocche, perché ce lo hanno insegnato all'epoca". Quindi, rincara la dose: "E allora io vorrei sapere perché uno che dice sempre parolacce debba continuare a essere invitato in tutte le trasmissioni…".
Il diretto interessato, sentitosi chiamare in causa dal divulgatore scientifico, ha replicato a stretto giro . E lo ha fatto con un caustico commento sulla propria pagina Facebook ufficiale.
Già, perché sulla bacheca Fb del deputato (in forza al Gruppo Misto) è comparso il seguente messaggio: "'Non capisco perché continuano a invitare in tv Sgarbi che dice le parolacce'. Lo ha detto stasera a Non è l’Arena Cecchi Pavone Cecchi Pavone che fa il moralista è una roba da Zelig".
E il post di Sgarbi contro il fu volto Mediaset si conclude con un ulteriore attacco e una fotografia che ritrae Paone in tenuta da mare: "La parolaccia è nella vita di tutti i giorni, del calzolaio come dello studente. È nella letteratura e nel cinema. Nei fumetti e nella musica.
Persino nella Bibbia. Solo un moralista ignorante come lui non lo sa. Il povero Cecchi Pavone non ha mai letto Pasolini. Lui, comunque, non è invitato perché è osceno anche senza dire le parolacce".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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