A scuola spariscono i voti: sulle pagelle arrivano le emoticon

La sperimentazione riguarda due classi prime dell'istituto comprensivo Rodari di Modena: sulle pagelle del primo quadrimestre ci saranno le faccine

A scuola spariscono i voti: sulle pagelle arrivano le emoticon

Niente voti in pagella, ora arrivano le emoticon. La sperimentazione, rinominata "Oltre le discipline", parte da due classi della scuola primaria Rodari di Modena: i piccoli studenti della 1A e della 1D non troveranno alla fine primo quadrimestre i numeri sulla pagella, bensì le simpatiche faccine.

I bambini saranno chiamati a dare una valutazione a se stessi compilando una scheda con le emoticon. I loro risultati saranno poi confrontati con quelli degli docenti, che a loro volta daranno i voti usando le faccine tipiche dei messaggi, per arrivare a un unico giudizio condiviso. "Ai genitori di queste due classi pilota di prima abbiamo presentato fondamentalmente il modello di pagella per l'autovalutazione - ha spiegato il dirigente scolastico Daniele Barca, come riporta La gazzetta di Modena - ma è solo la punta dell'iceberg, perché l'intento di questo progetto abbraccia tutto il 'sistema scuola': vorremmo infatti arrivare a proporre questa sperimentazione in maniera interdisciplinare dai 3 ai 14 anni".

Lo scopo dell'iniziativa è di dare una maggiore responsabilità agli alunni che sono chiamati a fare un'autovalutazione usando strumenti a loro noti come le simpatiche faccine. Così nella scheda compariranno tre emoticon per dare un giudizio alle proprie competenze. "Le reazioni dei genitori sono state di fiducia e curiosità - ha continuato Barca -. Le domande che hanno posto puntavano a comprendere la scheda e il meccanismo di autovalutazione dei bambini. La scuola torna ad essere il punto di riferimento, il cuore della comunità educante che aggrega e si fa luogo e momento di scambio, integrazione e dialogo costruttivo. È una scelta pedagogica coerente con ciò che come Istituto comprensivo portiamo avanti quotidianamente". La scuola, attenta agli aspetti pedagogici anche nei giudizi sul rendimento scolastico, ha deciso ad esempio di non far vedere i voti alle famiglie in modo da favorire l'incontro e il dialogo tra genitori, figli e istituti.

Abituati a usare quotidianamente le emoticon nei messaggi per riprodurre le espressioni del volto, da ora potremmo vedere le faccine anche sulle pagelle dei più piccoli.

La sperimentazione è in corso e in caso di esito positivo "il passaggio successivo è quello di costruire pagelle per l'autovalutazione e momenti di confronto e riflessione anche per le altre classi, fino ai grandi della secondaria inferiore, ovviamente adeguate alle diverse capacità cognitive", ha spiegato con entusiasmo il dirigente scolastico.

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