La protesta dei taxi è terminata a mezzanotte ma l'eco delle polemiche non accenna a placarsi, fomentate anche da Selvaggia Lucarelli, che da anni ha intrapreso una crociata contro i tassisti. Non è raro, infatti, che la giornalisti pubblichi sui suoi social le testimonianze dirette, o raccontate, delle disavventure con i taxi nelle città italiane. Negli ultimi giorni ha poi approfittato della protesta per ribattere sul tema, sottolineando quelle che dal suo punto di vista sono le discrepanze nella professione, soprattutto per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi.
Parole che non sono piaciute ai tassisti, che durante i cortei non hanno rinunciato a intonare canti contro la giornalista. "Selvaggia Lucarelli è una puttana", hanno gridato i presenti al megafono. Il coro è stato tra i protagonisti della manifestazione di Napoli, molto partecipata, che ha visto la presenza anche di numerose donne che non si sono negate al coro, anzi. Ma gli stessi cori si sono diffusi un po' in tutta Italia, quasi come se fosse un volgarissimo tam tam dell'insulto a unire con un filo invisibile le proteste dei tassisti delle città italiane. I video, come sempre accade in queste occasioni, sono stati caricati sui social dove sono rapidamente diventati virali oltre ad arrivare quasi in tempo reale agli occhi e alle orecchie di Selvaggia Lucarelli, che non si è tirata indietro e ha replicato alle offese. O meglio, ha annunciato le sue contromisure, chiedendo aiuto alla rete: "Sto cercando di conoscere l'identità dei tassisti che mi hanno insultata per sporgere denuncia. Se li conoscete mi scrivete in privato?". La Lucarelli sembra intenzionata ad andare fino in fondo, tanto che ha indicato la sua mail personale per ricevere informazioni.
Quanto amore per Selvaggia Lucarelli
— Gandalf (@GandalfRevn) July 5, 2022
Forza Tassisti.#tassisti #selvaggia #Lucarelli pic.twitter.com/cv8tToVUPI
Per i tassisti, questa è una richiesta di delazione meritevole di ulteriori insulti, che non sono tardati ad arrivare. Quel che colpisce maggiormente di tutta questa situazione è la scarsa solidarietà che viene dimostrata alla giornalista dalla rete, che invece di schierarsi al fianco di Selvaggia Lucarelli, in questo caso vittima dell'arroganza di migliaia di persone, ha deciso di sostenere quei barbari cori, aggiungendo il carico da 90 nei post che vengono pubblicati sui social. "Che melodia", si legge in uno dei tanti commenti sotto i video in cui la giornalista viene insultata.
Lei, dal canto suo, ha continuato a condividere nelle sue storie le immagini che, suo malgrado, la vedono protagonista, ma anche quelli che hanno come protagonista il presidente del Consiglio Mario Draghi, appellato dai manifestanti come "figlio di puttana".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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