La condanna per sequestro di persona di Nicolò Pollari e degli altri uomini del Sismi accusati del sequestro Abu Omar è stata inflitta violando il segreto di Stato e utilizzando atti che non potevano essere utilizzati, nonostante che il segreto su di essi fosse stato apposto e confermato da tre diversi governi: per questo il procuratore generale della Cassazione, Galasso, ha chiesto stamane l'annullamento delle condanne inflitte dalla Corte d'appello di Milano e la trasmissione degli atti al capoluogo lombardo per un nuovo processo. Per il pg, si tratta della conclusione obbligata dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dato ragione su tutta la linea al governo, accogliendo i conflitti di attribuzione sollevati dal consiglio dei ministri contro la magistratura. La Consulta ha stabilito che la salus rei publicae, l'interesse dello Stato alla sua sicurezza, viene prima di qualunque altro interesse ed obbligo: compreso quello della magistratura a perseguire i reati.
A venire annullata, in particolare, deve essere secondo il pg Galasso la sentenza della Corte d'appello milanese che ha inflitto dieci anni di carcere a Pollari, nove al capo del controspionaggio Marco Mancini e cinque altri 007. Ma a venire smentita sarebbe di fatto la stessa Cassazione, che per prima aveva contestato la legittimità del segreto di Stato apposto sulla vicenda del rapimento dell'imam, effettuato a Milano nel febbraio 2003 da una squadra di agenti della Cia.
La parola è passata adesso agli avvocati difensori. Se la sentenza, che è prevista per la giornata di oggi, accogliesse la richiesta del pg e gli atti tornassero a Milano per un nuovo processo, l'intera vicenda si avvierebbe quasi inevitabilmente verso la prescrizione, chiudendo senza vincitori né vinti lo scontro tra istituzioni in merito alla complessa vicenda. E gli unici condannati con sentenza definitiva resterebbero l'ex capocentro Cia di Milano Bob Lady e gli altri 007 americani che parteciparono, in modo a dire il vero un po' maldestro, alla preparazione e alla esecuzione della rendition.
Insieme agli agenti Cia è stato condannato anche l'ex comandante della base Usa di Aviano dove Abu Omar venne imbarcato su un aereo per la Germania, Joseph Romano III, che però è stato graziato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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