Servizio ai clienti che fa leva su alti standard professionali

Avviata la vendita di diamanti in banca e allestito un team specializzato nello studio delle operazioni di «voluntary» per il rientro dei capitali esteri

Il completamento del progetto di riorganizzazione interno che ha permesso di raddoppiare i professionisti dedicati al servizio. Le necessità della clientela che spaziano sempre più dagli interessi personali a quelli aziendali, fino a quelli successori. Un contesto che, grazie anche alle nuove normative, consente investimenti più consapevoli e profittevoli. Fino alle recenti novità in tema di strumenti di investimento e di voluntary disclosure . Questi i temi affrontati nel colloquio con Roberto Moretti, responsabile Direzione Private Banking Banco di Desio e della Brianza, un servizio che, facendo leva sulle competenze di personale specializzato e con elevati standard professionali, ha l'obiettivo di seguire in modo dettagliato la clientela con maggiori disponibilità economiche per offrire loro soluzioni non necessariamente solo finanziarie, ma anche previdenziali, assicurative, aziendali e successorie.

Un primo bilancio della divisione Private Banking in questo 2015?

«Abbiamo completato un Progetto di riorganizzazione attraverso il quale è stato raddoppiato il numero dei nostri Private Banker che, mettendo al centro del loro lavoro quotidiano i clienti e le loro esigenze attuali e future, suggeriscono soluzioni idonee per gestire al meglio il patrimonio che ci viene affidato. Siamo cresciuti esclusivamente per vie interne, valorizzando i nostri migliori talenti e investendo in maniera rilevante sulla formazione perché crediamo che solo la competenza certificata possa fare la differenza. Alla fine del 2015 contiamo di gestire oltre 4 miliardi di attività finanziarie».

Quali sono le principali richieste che ricevete?

«La clientela Private ha di solito esigenze più complesse, spesso si tratta di imprenditori e professionisti che intrecciano interessi personali, aziendali e successori. La protezione del patrimonio rimane, comunque, una delle esigenze più sentite e in questo contesto le dimensioni medie degli investimenti della clientela Private consentono una corretta diversificazione e la costruzione di portafogli efficienti».

Avete notato qualche cambiamento di atteggiamento di questa clientela rispetto a prima della crisi, tra il 2007 e il 2008?

«Dalla crisi di Lehman Brothers del 2008, caduta esattamente 7 anni fa, tutti abbiamo perso delle certezze e imparato qualcosa, ancora oggi però può succedere che al primo segnale non particolarmente positivo la voglia di vendere prenda il sopravvento. In realtà, negli anni i regolatori nazionali e internazionali hanno imposto rigidi controlli, per cui investire oggi è sicuramente più sicuro rispetto al passato, le correzioni periodiche rappresentano, inoltre, anche delle opportunità. Questo quadro generale, unito a una consulenza qualificata e trasparente, ritengo rappresenti un contesto sereno all'interno del quale si può investire in modo consapevole e profittevole».

State lavorando a qualche novità per il 2016?

«Il nostro catalogo prodotti, in gran parte esclusivo per i clienti Private, è in costante evoluzione, grazie alla continua ricerca delle migliori proposte realizzate dalle più importanti case di investimento nazionali e internazionali o da noi progettati internamente, come a esempio le nuove Gestioni in Etf o le già collaudate Gestioni Private.

In una logica multiasset, negli ultimi mesi abbiamo firmato un accordo con una delle più importanti gruppi internazionali del settore per la vendita di diamanti in banca. Abbiamo, inoltre, un team specializzato nello studio delle operazioni di voluntary disclosure , la cui scadenza è stata da poco prorogata fino al 30 novembre».

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