Sesto San Giovanni, sgomberato lo stabile occupato dai centri sociali

La palazzina già sede dell'Alitalia è stata sgomberata stamane all'alba. All'interno anche 25 bambini, che però potranno restare a vivervi

Sesto San Giovanni, sgomberato lo stabile occupato dai centri sociali

Alla fine ha prevalso la linea dura. A Sesto San Giovanni, nel Milanese, è stato sgomberato uno stabile occupato da un centinaio di esponenti dei centri sociali.

L'edificio sgomberato oggi in mattinata in passato era già stato sede dell'Alitalia e dalla sera di sabato era stato occupato da decine di persone vicine al centro sociale Aldo Dice 26x1. Nella palazzina erano presenti anche 25 bambini, a cui è stato permesso di rimanere all'interno insieme ai familiari in attesa di trovare una nuova soluzione abitativa.

Il sindaco di centrodestra di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, aveva chiesto nei giorni scorsi l'intervento del Viminale, guidato dal leghista Matteo Salvini. Proprio nell'ultimo mese il titolare del ministero degli Interni aveva annunciato un giro di vite a livello nazionale contro le occupazioni abusive, con tanto di decreto ministeriale sugli sgomberi.

Il primo cittadino ha commentato su Facebook gli sviluppi di questa mattina parlando di "vittoria della legalità" e ringraziando prefetto e forze dell'ordine: "Le occupazioni abusive sono inaccettabili soprattutto se attuate con violenza, nessun abuso può essere accettato anche per rispetto nei confronti dei tantissimi sestesi in attesa di una casa popolare da anni", ha chiosato, spiegando che la sua

amministrazione è indisponibile a trattare con i centri sociali. Durante le operazioni di sgombero non ci sarebbero stati particolari problemi di ordine pubblico, al netto delle prevedibili proteste degli occupanti della palazzina.

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