Dopo circa un anno e mezzo di indagini, è stata finalmente sgominata una banda che si occupava di furti e ricettazioni di auto. Sarebbero state almeno 49 le vetture rubate, per un valore che si aggira attorno ai 600mila euro. I carabinieri di Teramo sono alla fine riusciti ad arrestare sette persone, accusate di furto di auto e ricettazione. Le indagini sono state effettuate dalla Procura della Repubblica di Teramo con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo e della Compagnia di Cerignola, comune in provincia di Foggia. I militari hanno eseguito una custodia cautelare agli arresti domiciliari, con l'utilizzo del braccialetto elettronico, a carico di sette persone. Queste sono infatti ritenute responsabili di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di innumerevoli furti di auto e ricettazione delle vetture rubate. L'ordinanza era stata emessa dal Gip del Tribunale di Teramo su richiesta della procura della Repubblica. Tutti i fermati sarebbero già noti alle forze dell'ordine.
Preso anche il capo della banda
Tra loro vi sarebbe anche il capo della banda, un pregiudicato residente a Cerignola. Secondo quanto riferito, sarebbe stato lui a scegliere chi ingaggiare per il lavoro, a pagarli e a provvedere alla consegna delle vetture a diversi ricettatori pugliesi. Le auto sono state tutte rubate ai danni di privati in Abruzzo, Marche e Puglia. Sarebbero circa 80 gli episodi relativi ad altrettante auto, per un valore di oltre un milione di euro. Questo fenomeno, cresciuto a dismisura negli ultimi anni, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine per essere debellato. Le indagini sono quindi state avviate nell'ottobre del 2018, partendo proprio dai luoghi dove erano state trafugate le automobili. Importante l'acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso presenti in tali posti che hanno permesso di individuare e tenere d'occhio due sospetti di Cerignola.
La tecnica della centralina
Ulteriori indagini hanno poi permesso di appurare che i due pugliesi facevano parte di una banda specializzata in furti d'auto attraverso la tecnica della centralina, ovvero la sostituzione della centralina elettronica con un'altra precedentemente modificata. Numerosi i furti in provincia di Teramo e nelle Marche.
Una volta rubate, le macchine venivano portate a Cerignola, per essere cannibalizzate dei vari componenti. I telai venivano invece bruciati o tagliati. La zona preferita dalla banda era quella della dorsale adriatica, che risultava molto comoda da raggiungere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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