Si riaccende la "crisi della bandiera" tra Genova e Inghilterra

Tra il serio e il faceto, Genova ha chiesto all'Inghilterra di versare gli arretrati dell'affitto della sua bandiera che, nel Medioevo, gli inglesi usavano per difendersi dai pirati. Un membro della casa reale verrà in Italia per risolvere la querelle

Si riaccende la "crisi della bandiera" tra Genova e Inghilterra

Sembrava uno scherzo, un modo simpatico per farsi un po' di pubblicità. "Sua Maestà, mi spiace informarvi che consultando i miei registri pare proprio che non abbiate pagato per gli ultimi 247 anni". Così Marco Bucci, sindaco di Genova, si era rivolto alla Regina Elisabetta per chiedere all'Inghilterra di versare nelle casse del Comune gli arretrati dell'affitto della bandiera della città, la cosiddetta "Croce di San Giorgio" che Londra aveva cominciato a issare sulle sue navi a partire dal 1190 per difendersi dagli attacchi dei pirati.

Come diceva Alberto Sordi, quando si scherza bisogna essere seri. E infatti le rivendicazioni economiche della città della Lanterna nei confronti dell'Inghilterra sono reali e concrete. Peccato che non abbiano avuto una risposta precisa da parte delle autorità del Regno Unito. A raccontarlo lo stesso primo cittadino genovese durante la presentazione della "Giornata della bandiera", una serie di eventi in programma il 23 aprile per rendere lustro a uno dei vessilli più importanti del mondo, portato a Genova dai bizantini e poi prestato alla monarchia inglese in cambio di un tributo annuale che però, con il passare degli anni, si è trasformato in un regalo. Una consuetudine che non è mai stata messa nero su bianco, di cui Genova ha approfittato negli ultimi tempi per far parlare di sè Oltremanica.

"Abbiamo ricevuto una lettera direttamente da Buckingham Palace. La famiglia reale ringrazia per la ricerca approfondita che abbiamo svolto sugli scambi del passato e l'organizzatore dei viaggi reali sta ipotizzando un soggiorno di qualche membro della famiglia reale qua a Genova.

Ma sulle nostre rivendicazioni di tipo economico non abbiamo avuto risposte precise", ha commentato il sindaco di Genova il quale, fedele alla strategia del win-win, sa che in ogni caso la città della Lanterna uscirà vincitrice dalla vicenda. Anche senza riuscire a ottenere un risarcimento, Genova otterrebbe come minimo la visita in città di un esponente della famiglia reale inglese. Un bello spot per il capoluogo ligure. Not bad...

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