"Questo è uno stupro psicologico". Sicignano accusa gli "idioti di Roma"

Il pensionato che ha sparato al 22enne albanese: "La verà colpa ce l'ha quel branco di idioti che ci sono giù a Roma". E chiede una legge sulla legittima difesa e pene molto più severe per chi ruba negli appartamenti

"Questo è uno stupro psicologico". Sicignano accusa gli "idioti di Roma"

"Questo è uno stupro psicologico". Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio D'Adda che nella notte tra lunedì e martedì ha ucciso un 22enne albanese sorpreso mentre rubava nella sua casa, sa bene di chi è la colpa. Li chiama "quel branco di idioti che stanno giù a Roma". I politici, insomma. Che non garantiscono per legge la legittima difesa e, soprattutto, che non fanno in modo che, quando vengono arrestati, i ladri si facciano almeno venticinque anni di carcere. "In questo modo - spiega ai microfoni di Sky Tg24 - ci penserebbero su due volte prima di fare una rapina".

Negli ultimi mesi la casa di Sicignano era stata svaligiata già tre volte. A tutti è andata bene. Gjorgi Gjonj, il 22enne albanese espulso dall'Italia e rientrato illegalmente, ci ha lasciato le penne. Freddato con un colpo di pistola. Legittima difesa, appunto. Ma per qualche pm è "omicidio volontario". Un'accusa che adesso grava sul pensionato 65enne che, questa mattina, è stato fermato da un gruppetto di giornalisti davanti a casa. "Io non posso dire nulla, posso solo rammaricarmi di quello che è successo, perché effettivamente è sempre un ragazzo di 22 anni - spiega il 65enne - non sono solo io qui, il problema è di tutti". Perché a Vaprio d'Adda, paesino in provincia di Milano, si dormiva con le porte aperte. Fino a qualche anno fa a nessuno veniva in mente di dormire con le finestre chiuse. "Dal 2008 - racconta ancora Sicignano - ho cominciato a dormire con la pistola sul comodino".

"La verà colpa ce l'ha quel branco di idioti che ci sono giù a Roma - tuona Sicignano - ci sono politici bravi, ma alcuni sono idioti". E spiega: "Basterebbe fare una legge sulla legittima difesa e dare venticinque anni a chi va a rubare in casa. Perché questo non è un semplice furto, è uno stupro psicologico, a me, mia moglie, mio nipote". Quindi, sbotta: "È ora di finirla, ne abbiamo pieni i coglioni".

Uno sfogo disarmante che cozza coi teoremi della procura che vorrebbero trasformarlo da vittima a feroce assassino. "Io ora sto male - ammette il pensionato - mia moglie trema". In mattinata l'ha dovuta portare dal medico. Insomma, un dolore che non ha mai fine.

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