L'artista Simone Cristicchi, che con "Magazzino 18" ha contribuito a raccontare il dramma degli infoibati, ha detto ancora la sua su quelle pagine di storia.
Il cantante, che ha vinto Sanremo nel 2007, è anche l'autore di "Esodo", uno spettacolo teatrale, che pone l'accento sulla fuga che gli istriano-dalmati furono costretti a mettere in atto per sfuggire all'odio e all'intolleranza dei partigiani titini. E questi, soprattutto per via del convegno di ieri - quello organizzato dall'Anpi presso la biblioteca del Senato - - sono stati giorni polemici. Il Giorno del Ricordo del 10 febbraio, che è stato istituito nel 2004 durante il Governo Berlusconi, è riconosciuto ormai da tutte le nostre istituzioni. Ma il revisionismo si aggira ancora in certi emisferi della sinistra culturale e politica del Belpaese. L'obiettivo - questo è un punto che dovrebbe essere condiviso da tutti - è quello della pacificazione nazionale. Simone Cristicchi, che ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Adnkronos, in passato si è dovuto a sua volta confrontare con l'Anpi. La visione del cantautore romano, però, è rimasta la stessa. Le critiche non hanno interferito sulla profondità e sui contenuti delle sue opere.
Le finalità di "Esodo", che viene messo in scena da quasi sette anni, sono chiare. E l'artista le ha ribadite all'agenzia sopracitata: "Andre oltre le divisioni ideologiche". E ancora: "Cerco di capire cosa sia lo sradicamento, il perdere tutto, che è quello che hanno vissuto gli esuli istriani". Uno "sradicamento" che Cristicchi ha ricordato essere proprio anche della vicenda di Primo Levi. Ma non è tutto. Il cantautore romano ha anche analizzato quanto accaduto attorno all'Associazione nazionale partigiani italiani in queste ore: "Anpi ha diverse anime al suo interno - ha fatto presente - . Ci sono frange più estreme e altre più umane, che riconoscono la tragedia e la ricordano. Chiaramente il tema può dividere perché tocca la Resistenza e il monumento che ci è stato costruito intorno". Nessuna polemica, insomma, ma parole di verità, che ancora una volta tendono a distinguersi dalle posizioni di certi salotti. Anche perché, in fin dei conti, si tratta di "coltivare la memoria".
Il prossimo 18 febbraio - come si apprende sempre dall'Adnkronos - Cristicchi diventerà il
destinatario di un premio ad hoc. La cerimonia avverrà ad Assisi. Cristicchi, che nell'edizione sanremese di quest'anno coaudiverà una delle esibizioni di Enrico Nigiotti, potrà dire di aver vinto anche il "premio giuliano dalmata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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