Il sindacato blocca Trenord: "Non ci sono treni garantiti"

Lo sciopero regionale del trasporto ferroviario indetto da Or.Sa manda in tilt la Lombardia: dalle tre di domenica mattina alle due di lunedì salta la fascia di garanzia. E i lavoratori si devono arrangiare

Il sindacato blocca Trenord: "Non ci sono treni garantiti"

"Dalle 3:00 del 15 dicembre alle ore 2:00 del 1 6 dicembre 2019 è previsto uno sciopero, indetto dal sindacato Or.SA, che interessa il trasporto ferroviario regionale in Lombardia". Ecco qui servito l'ennesimo sciopero nel settore dei trasporti. Ma questa volta la protesta che coinvolge Trenord si supera, visto che essendo di domenica, e dunque una giornata festiva, non sono previste fasce orario di garanzia.

Una bella "pernacchia" a tutti quelli che lavorano anche nel fine settimana. Anche la domenica. Ma a loro, però, nessuno ci pensa. E domenica rischiano allora di rimanere impalati come stoccafissi in stazione ad aspettare un convoglio che non arriverà mai. Il sito di Trenord parla chiaro: "Il Servizio Regionale, Suburbano, la Lunga Percorrenza di Trenord e il servizio Aeroportuale, potranno subire variazioni e/o cancellazioni". E ancora: "Autobus sostitutivi no-stop saranno istituiti limitatamente per i soli collegamenti aeroportuali Milano Cadorna - Malpensa Aeroporto e Malpensa Aeroporto - Stabio in caso di non effettuazione dei treni".

IlGionale.it ha allora contattato il numero dell'assistenza clienti di Trenord. Dopo qualche minuto di attesa - quando ci qualifichiamo come giornalisti - la linea cade. Ci riproviamo e questa volta va meglio. Chiediamo all'operatrice come possa un lavoratore recarsi al posto di lavoro domenica 15 dicembre e lei ci risponde così: "Eh, purtroppo, lo sappiamo…lo sciopero inizia alle tre di sabato notte e terminerà alle due di notte di domenica. Se passa il treno in stazione bene, altrimenti…". Altrimenti il pendolare rimane a prendere il freddo sulla banchina prima di accettare la sconfitta. "Di fatto blocca la circolazione di Trenord lo sciopero indetto?", chiediamo all’operatrice e il suo "sì" è secco e lapidario.

Quando le chiediamo le ragioni dello sciopero di risposte non ne abbiamo e veniamo congedati più che sbrigativamente. E allora le motivazioni della protesta andiamo a ricercarle nel comunicato diramato da Or.Sa, che ha organizzato l'agitazione. La dimostrazione – scrivono – "poteva essere evitata semplicemente con l'applicazione del contratto e degli accordi da parte della società Trenord e con l’avvio del rinnovo contrattuale, richiesto ormai da anni da parte del sindacato OR.S.A. Ferrovie che è q che è quello maggiormente rappresentativo in azienda in termini di iscritti e voti alle elezioni RSU".

"Evidenziamo che le trattative inconcludenti con la società Trenord continuano ad esasperare il rapporto tra tutti i lavoratori e la dirigenza aziendale che, ancora una volta, non riesce a garantire quella serenità e tranquillità di gestione del più grande vettore regionale presente nel nostro Paese", si legge infine. I pendolari portino pazienza. Forse.

La posizione di Trenord

"Negli ultimi sei mesi - spiega Trenord, come riportato da LaRepubblica - con tutte le altre organizzazioni sindacali abbiamo siglato tre accordi storici che valgono, a favore dei lavoratori, oltre tredici milioni di euro. Contrariamente a quanto affermato pretestuosamente da Or.Sa tali accordi preludono l'avvio delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro in un contesto di relazioni sindacali positive".

La nota dell'azienda termina così: "Orsa, che rappresenta poco più del 14% del totale del personale ha scelto invece la via conflittuale, nonostante le raccomandazioni della Commissione di Garanzia, puntando a nuocere tanto ai lavoratori quanto alle migliaia di persone che hanno programmato di utilizzare il treno alla vigilia delle festività natalizie".

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