Da tre settimane il sindaco di Polizzi Generosa, Giuseppe Lo Verde, sta protestando contro il governo regionale e nazionale. Da giorni ha organizzato singolari manifestazioni per cercare di portare all'attenzione della politica i problemi delle Madonie. L'ultima protesta è stata quella di incatenarsi davanti al Municipio ogni giorno, tutti i giorni, al rintocco delle campane di mezzogiorno. Protesta perché da tredici anni è chiusa la strada che collega il comune di Polizzi Generosa con la località turistica madonita di Piano Battaglia. "Le Madonie sono incatenate da una politica delle poltrone - dice il primo cittadino - che non risolve i problemi del territorio. I madoniti sono bloccati da una burocrazia che sta distruggendo la nostra economia costringendo ormai da anni i giovani a lasciare questa terra. I nostri comuni delle Madonie sono incatenati da un campanilismo che impedisce di mettere mano a veri progetti organici di sviluppo territoriale". Da tredici anni si tiene chiusa la strada che collega Polizzi Generosa con Piano Battaglia, un danno soprattutto economico che ha ripercussioni su tutto il territorio. "Mi incateno per gridare forte che in questo territorio una risorsa economica come Piano Battaglia non si riesce a farla decollare. Mi incateno in questa piazza per dire a tutti che il nostro territorio è incatenato perché abbiamo un sistema viario da terzo mondo. Mi incateno in questa piazza perché oggi spostarsi sulle Madonie è diventato impossibile. Mi incateno in questa piazza perché voglio dire a tutta l'Italia che in questo nostro sud è diventato un vero e proprio inferno spostarsi per lavorare. Serve una mobilitazione generale, così da smuovere finalmente le coscienze di chi questo territorio deve attenzionarlo, senza se e senza ma".
Il sindaco nei giorni scorsi ha eletto dieci ambasciatori per la città di Polizzi, con il compito di lanciare un appello.
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