Il cuore di questo Paese non funziona più, sa di marcio e batte furbo e finto. Non per sempre, non per tutti, ma ormai troppo spesso. Non è più un caso, ma un virus, una patologia. Che accade se quelli che dovrebbero tutelare i deboli ci lucrano sopra? Che accade se gli immigrati diventano una filiera di affari, il volontariato una scusa, l'accoglienza una cresta? Che accade se ogni profugo vale almeno 40 euro al giorno ma a lui, singolo individuo, ne arrivano tre e il resto va nelle casse dei nuovi capataz, come nel caso di Mafia capitale con la coop di Buzzi? Che accade se la cooperazione diventa solo un modo per non pagare le tasse? Che accade se alcune organizzazioni non governative fanno patti scellerati con gli scafisti? Accade che il cuore va in frantumi e pesa una libbra di carne.
Il cuore è la solidarietà ed è una cosa bella, se non è drogata. È quella cosa per cui ti riconosci negli occhi dell'altro. È qualcosa che rende più umano l'uomo, meno cieco il mercato, meno ottusi lo Stato e la burocrazia. È uno dei cardini della civiltà occidentale quando le crisi ti fanno perdere la rotta e la paura ti fa cadere nel lato oscuro. Il cuore è essenziale, ma per sopravvivere ha bisogno di fiducia. Non di meschinità.
Tutto questo, lo raccontano le cronache giudiziarie e sociali, sta saltando. È il peccato mortale di questi anni. La sinistra, in particolare, ha costruito intorno alla solidarietà un sistema di associazioni finanziate con soldi pubblici. È, avrebbe dovuto essere, il cardine della via italiana al socialismo. Qualcosa di più di una politica, quasi una filosofia di vita. L'impressione è che da anni queste «imprese sociali» siano fabbriche di cinismo. Soldi in cambio di bene e i bisognosi trattati come merce, tanto al chilo, da piazzare sul banco dei finanziamenti pubblici, soldi con la scusa del buono, del bello, del santo, della cultura.
Quanti migranti avete pescato stasera? Non tutti fanno così, certo, neppure la maggioranza, ma troppi. Davvero troppi. Di fronte a tutto questo non c'è stato neppure un mea culpa o uno straccio di allerta. Si preferisce non vedere e fa comodo mascherarsi da buoni. Ed è così che la sinistra ha svenduto il cuore.
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