Siracusa, uccide la compagna per 20 euro e simula un incidente domestico

Un uomo è stato incastrato dal figlio per l'omicidio della madre avvenuto 6 mesi fa: aveva chiesto 20 euro e al rifiuto della donna l'ha uccisa facendo scoppiare una bombola di gas da campeggio

Siracusa, uccide la compagna per 20 euro e simula un incidente domestico

Dopo sei mesi dalla morte di Laura Pirri, la 32enne di Rosolini (Siracusa) deceduta a causa di gravi ustioni sul corpo, è stato arrestato il compagno della vittima.

Dopo l'esplosione di una bombola di gas da campeggio a casa, l'inchiesta era stata avviata come incidente domestico. Dopo la testimonianza della madre di Laura, però, l'ipotesi dell'omicidio ha preso sempre più forma.

La donna aveva raccontato agli agenti, infatti, che il figlio di 10 anni della coppia aveva assistito all'omicidio e aveva fornito dei dettagli. Sebastiano Iemmolo, compagno della vittima, aveva chiesto alla donna 20 euro ma davanti al suo rifiuto ha deciso di bruciarla. Le gravi ustioni sul 40% del corpo hanno causato la morte.

Dopo la dichiarazione della madre della vittima la procura ha messo sotto intercettazione ambientale la casa della madre dell’uomo dove era andato a vivere

dopo il sequestro dell’abitazione coniugale. E dopo gli indizi emersi il gip del tribunale di Siracura ha emesso il provvedimento di arresto per Iemmolo con l’accusa di omicidio, maltrattamenti, lesioni, incendio e calunnia.

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