Nonna Peppina ce l’ha fatta. La sua casetta sarà dissequestrata e potrà tornare a vivere lì dove è sempre stata prima che il terremoto di due anni fa le tirasse giù la sua abitazione.
La procura, infatti, ha dato il suo parere favorevole per dissequestrare la casetta abusiva che i figli della 95enne le avavnmo costruito (prima di ottenere le autorizzazioni) per accontentare il desiderio di quella anziana signora di vivere e morire nei luoghi dove è sempre vissuta.
La storia è ormai nota. Dopo il terremoto Nonna Peppina non aveva alcuna intenzione di lasciare San Martino, la frazione di Fiastra dove è sempre stata. I familiari avrebbero voluto portarla altrove ma lei non si era fatta convincere ed era tornata a vivere in un container rimasto dal terremoto del lontano 1997. E così le avevano costruito una casetta di legno nel giardino privato. Certo, era abusiva: ma solo perché le autorizzazioni tardavano ad arrivare. E così il giudice l’aveva posta sotto sequestro perché priva dei requisiti paesaggistici.
Quando la 95enne venne sgomberata si levò un coro di protesta tra i terremotati (che la l'hanno eletta a loro simbolo) e nella politica. Matteo Salvini e altri sono andati da lei per portarle il loro sostegno. Nell'ultimo decreto del governo, convertito in legge, è presente una norma “salva nonna Peppina”. Il presidente Mattarella ha firmato la legge, ma non senza indicare che nell’articolo di legge dedicato all’anziana di San Martino ravvisava profili di criticità.
Fatto sta che ieri il procuratore capo Giovanni Giorgio ha depositato al Gip il parere favorevole per il dissequestro. Ora la palla passa al giudice. Il procuratore ha chiesto che la casetta venga utilizzata solo da nonna Peppina e quando questa non dovesse o non potesse farne più uso che venga demolita. Demolizione che scatterà anche quando la casa in muratura abbattuta dal sisma verrà ricostruita.
Secondo quanto scrive il Resto del Carlino, però, a permettere il dissequestro sarebbe stata la normativa “salva Peppina” applicata alla fine dell’anno scorso dal governo Gentiloni e non l’ultima contenuta nella legge entrata in vigore il 25 luglio (che riguarda le costruzioni
facilmente amovibili).I familiari aspettano che il dissequestro sia affettivo prima di esultare. Intanto, però Nonna Peppina ha passato 7 lunghi mesi lontano da casa sua. E adesso si è ammalata ed è in ospedale.
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