La soldatessa è incinta: ​esclusa dal concorso in Finanza

La soldatessa esclusa dal concorso farà ricorso al Tar. "La gravidanza non è un'imperfezione"

La soldatessa è incinta: ​esclusa dal concorso in Finanza

Terremoto nelle Fiamme Gialle. Una soldatessa è stata esclusa dal concorso in Finanza perché incinta. La decisione del corpo ha scatenato fortissime polemiche. Tanto che la giovane ha deciso di far ricorso al Tar del Lazio per essere ammessa.

Quest'anno si terrà un concorso per reclutare 400 allievi. Nel verbale della Commissione per la verifica del mantenimento dei requisiti psico-fisici, diffuso oggi dal sito GrNet.it e ripreso dalla Stampa, si legge che, "sulla base della certificazione presentata attestante lo stato di gravidanza e, quindi, il temporaneo impedimento all'accertamento dell’idoneità al servizio nella Guardia di Finanza", la soldatessa viene "esclusa dalla procedura, poiché tale temporaneo impedimento sussisteva alla data del 31 agosto 2016". Stando al verbale, però, lo stato di gravidanza impedisce soltanto l'accertamento sanitario di idoneità al servizio senza, tuttavia, determinare una definitiva esclusione.

Nel 2011 i giudici del Tar del Lazio si sono già pronunciati su un ricorso analogo avanzato da Valentina Fabri.

"Lo stato di gravidanza non può essere considerato una malattia o un’imperfezione che mette in discussione l’idoneità psico-fisica della donna al suo eventuale reclutamento nell’Esercito", avevano scritto i giudici che avevano riammesso la caporalmaggiore Fabri. La Difesa non aveva nemmeno provato a impugnare la sentenza dinnanzi al Consiglio di Stato.

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