Sono stato a contatto con un positivo, cosa devo fare?

Tanta la confusione e spesso chi è stato in contatto con un soggetto risultato positivo al coronavirus non sa esattamente come deve comportarsi

Sono stato a contatto con un positivo, cosa devo fare?

Da mesi sentiamo parlare di coronavirus ma ancora ci sono tanti quesiti che ci riempiono la testa. Per esempio, se siamo venuti in contatto con un soggetto risultato positivo al Covid, molti di noi non sanno esattamente come devono comportarsi. Cerchiamo di fare un po’ di ordine, partendo dalle ultime disposizioni ministeriali.

Sono un contatto "indiretto"

In questo caso non siamo noi ad avere avuto un contatto stretto con la persona positiva, ma una terza persona che ha avuto contatti stretti con entrambi. Non dovremo fare niente se la persona con cui siamo venuti in contatto durante la sua quarantena non diventa a sua volta positiva. Se però le autorità sanitarie dispongono uno screening di comunità potremmo essere contattati.

Sono un contatto "diretto"

Se restiamo asintomatici dobbiamo solo fare la quarantena per 14 giorni. Se vogliamo uscire prima del termine dovremo allora sottoporci a un tampone dopo il 10° giorno. Questo è il periodo stimato in cui il contagio potrebbe manifestarsi. Se diventiamo noi stessi sintomatici dovremo a quel punto fare il tampone e, nel caso risulti negativo possiamo considerarci liberi. Ovviamente non prima che i sintomi siano spariti del tutto, in modo da evitare di infettare gli altri anche solo con una forma influenzale. Se il tampone dà esito positivo, a quel punto non siamo più considerati contatti ma casi a tutti gli effetti.

Sono positivo, ma asintomatico

Se siamo positivi, ma asintomatici dopo 10 giorni di quarantena possiamo sottoporci al tampone e rientrare in comunità qualora questo risulti negativo. Se invece diventiamo un caso sintomatico possiamo rientrare in comunità in seguito a un tampone negativo effettuato dopo almeno 10 giorni di isolamento e almeno 3 giorni privi di sintomi.

Sono positivo dopo più di due settimane

Per "positivo di lungo termine" si intende uno di quei soggetti che, nonostante non abbia più alcun sintomo, a parte la mancanza di gusto e olfatto che spesso restano per diverse settimane, continua però ad avere tamponi positivi. Per questa persona è possibile uscire dall’isolamento dopo 21 giorni, se autorizzato dall’autorità sanitaria. Dipende dai casi. Gli immunodepressi per esempio sono spesso molto contagiosi per diverso tempo e, per loro, non verrebbe data l’autorizzazione a rientrare in comunità.

La nuova Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 ha aggiornato le indicazioni riguardo la durata e il termine dell’isolamento e della quarantena

Cosa si intende per "quarantena" e "isolamento"

Con il termine quarantena si intende la restrizione di movimenti di soggetti sani per la durata del periodo di incubazione. Queste potrebbero infatti essere state esposte a un agente infettivo o a una malattia contagiosa. L’obiettivo è quello di controllare una eventuale comparsa di sintomi in modo da identificare in tempo nuovi casi.

Con il termine di isolamento si

intende invece la separazione delle persone infette da coronavirus dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.

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