"Siamo in un periodo davvero duro, il terremoto più grave dal 1980". Durante le dichiarazioni alla stampa a Palazzo Chigi, a poche ore dall'ennesima scossa che ha devastato il Centro Italia, Matteo Renzi promette all'Italia intera "una risposta immediata e puntuale" da parte dello Stato. "Non riusciremo a restituire il sorriso a chi sente di aver perso tutto - ammette - ma questa risposta deve essere significativa perché noi siamo l'Italia". E "questa risposta" passerà anche da un maggiore stanziamento di fondi per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma.
"Siamo in presenza di un dolore profondo, di uno stress e una stanchezza che non deve tramutarsi in rassegnazione". Renzi chiede compattezza a tutte le forze politiche perché, in questo momento drammatico, non c'è spazio per le polemiche. "Il popolo di quelle terre - aggiunge - sta vivendo da settimane in condizioni di precarietà fisica". Domani convocherà un Consiglio dei ministri straordinario, per dare un segnale di decisione. L'obiettivo di Renzi è intervenire nella fase emendativa del decreto legge, allargando il cratere. "Tutto ciò che servirà a ricostruire su quei territori lo prenderemo - assicura il premier - l'Italia non lesinerà nella ricostruzione di luoghi che sono l'anima del nostro Paese. Non faremo sconti e chiederemo in modo forte e pressante alle popolazioni di aiutarci".
La risposta di Renzi è ferma nell'assicurare altri soldi per far fronte all'emergenza. Tutte le spese per l'edilizia scolastica e le strutture sanitarie saranno tenute fuori dal Patto di Stabilità. Il governo, è la promessa del premier, non si fermerà certo davanti a "regole tecnocratiche che rinnegherebero l'identità stessa del nostro territorio". "Dobbiamo preoccuparci dell'aspetto umano, del fatto che non ci siano feriti - mette in chiaro durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi - ma dire anche che tutte le risorse per rimettere in piedi i territori le useremo". Perché questo avvenga, però, ci vuole il sostegno dell'Unione europea. Renzi lo dà per scontato.
"Stiamo monitorando attentamente l'impatto del nuovo terremoto in Italia - scrive su Twitter Christos Stylianidis, commissario europeo per gli Aiuti umanitari e la gestione delle crisi - iamo in contatto con protezione civile italiana. L'Ue è pronta ad aiutare". Bisogna, tuttavia, stare a vedere se Bruxelles andrà al di là delle dichiarazioni di sostegno e solidarietà e garantirà all'Italia maggiore flessibilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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