"Il voto non vale la democrazia", il delirio di Augias e Trump: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il presidente Usa a Davos, il rapimento della piccola Sofia e lo strano concetto di democrazia della sinistra

"Il voto non vale la democrazia", il delirio di Augias e Trump: quindi, oggi...

- La mamma della piccola Sofia, rapita a Cosenza da una signora che millantava di essere incinta, assicura che alla bambina lo dirà quando compirà 18 anni. E lo spiega in una intervista ad uno dei maggiori quotidiani italiani, corredato di foto. Pensate davvero che nell’era dei social media, in un piccolo Paese, questa notizia arriverà all’orecchio di Sofia solo a 18 anni? Suvvia…

- Il ministro Crosetto ha ragione da vendere: se la Pubblica Amministrazione si pone il limite dei 240mila euro in tutti i settori, lì dove servono le eccellenze, come nel caso della cybersicurezza, non saremo in grado di attirare nessun cervellone. Il tetto va tolto.

- Poi però bisogna anche dire che il problema della Pa è proprio questo: paga poco chi eccelle e paga troppa gente che fa poco o nulla.

- Secondo Corrado Augias ormai il diritto di voto non vale tutta la democrazia perché occorre che sia accompagnato da altro. Tipo una corretta informazione. Testuale: “Gli strumenti fulminei di indirizzo dell’opinione pubblica sono tali che il diritto di voto ormai da solo non vale tutta la democrazia. Deve essere accompagnato da una sufficiente possibilità di corretta informazione su come vanno le cose”. E chi decide qual è l’informazione corretta? Va bene se gli elettori leggono Repubblica, un po’ meno se comprano il Giornale?

- Occhio, perché certi discorsi stanno diventando pericolosi. Qualche anno fa, in tempo di Covid, Mario Monti affermò che in tempi bui, come una pandemia, bisogna “dosare dall’alto l’informazione” in modo da trovare “delle modalità meno democratiche nella somministrazione” delle notizie. E chi dovrebbe decidere quali informazioni fornire e quali no? “Il governo”, ovviamente “ispirato dalle autorità sanitarie”.

- Il ragionamento di Monti non è molto diverso da quanto affermato da Augias. Il quale, sia chiaro, non stava parlando della Russia, ma degli Stati Uniti dove, fino a prova contraria, la libertà di stampa esiste eccome. Il punto è che al tempo di X, di Facebook e di Instagram i media tradizionali si sono convinti che da quando gli elettori guardano più social che talk show siano diventati automaticamente dei cretini inabili a scegliere chi e come votare. Invece democrazia è quando popolo decide: decide se e dove informarsi, sceglie se e chi votare. Punto. Tutto il resto puzza tremendamente di settarismo elitario, di aristocrazia intellettuale. Pensate davvero che gli operai analfabeti del primo Novecento avessero più “corretta informazione” di quanta non ne abbia oggi la casalinga di Voghera?


- Elodie ci fa sapere che è di sinistra (e chi l’avrebbe mai detto?), che non apprezza Meloni (maddai?) e che però non considera Elly Schlein all’altezza della sfida perché “non ha carisma”. Due appunti: 1) anche l’orologio rotto ogni tanto fornisce l’ora esatta, come in questo caso: Elodie ha ragione, Elly non ha carisma e spesso perde di credibilità con le sue uscite; 2) dalla sua spiegazione di cosa è secondo lei la sinistra (“significa stare dalla parte dei diritti civili”) si evince il perché in giro per l’Europa non vincono un’elezione manco per sbaglio: sono fissati con i diritti di pochi e non si occupano dei desideri della maggioranza.

- Trump al Forum di Davos fa ciao ciao al green. E attenzione: non sta affermando che le auto elettriche verranno messe al rogo come le streghe, semplicemente ognuno comprerà quello che desidera e che può permettersi. Vuoi un’auto alla spina? Vai pure. Vuoi un caro vecchio diesel? Sei libero di ordinarlo. Sembra banale, ma è una clamorosa rivoluzione.

- Altro argomento, il carbone e il gas. Giusto o sbagliato che sia, gli Stati Uniti ci stanno dicendo che metteranno il benessere dell’uomo davanti all’ipotesi che la riduzione della C02 possa fermare il cambiamento climatico. Quindi l’Ue adesso ha due opzioni: continuare sulla strada del Green Deal, suicidandosi economicamente senza ottenere alcun impatto serio sull’ambiente; oppure iniziare a giocare la partita sul piano di Usa e Cina, tanto loro inquineranno lo stesso.

- La risoluzione del Parlamento Europeo per vietare l’uso di simboli nazisti e sovietici è un’idiozia.

Bene hanno fatto i parlamentari Pd e Lega, Avs e M5S a votare contro. La storia si scrive sui libri, nelle università, con il dibattito. Non con regolamento di Bruxelles.

- Se torna davvero il nucleare in Italia, ben venga.

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