Niente da fare per Ahmed Jouider: il corpo del quindicenne è stato rinvenuto senza vita nel fiume Brenta. Restano da chiarire le cause del decesso, le autorità non escludono alcuna pista in questa fase. Scomparso da casa giovedì sera, il giovane di origini marocchine aveva lasciato alcuni messaggi inquietanti all’ex fidanzata prima di sparire nel nulla. Come confermato da Il Gazzettino, le forze dell’ordine hanno ritrovato il suo cellulare sulle rive del fiume e potrebbe presto arrivare una svolta nelle indagini.
Parole che hanno spinto le forze dell’ordine a valutare ogni pista per la sua scomparsa e, adesso, per la sua morte. Il corpo di Ahmed Jouider verrà esaminato nei prossimi giorni dal medico legale. Dalle prime informazioni, riportate dal Corriere della Sera, sembra che non vi siano segni di violenza.
Ahmed Jouider ha lasciato la casa di Mortise di Padova la sera del 21 aprile, dopo aver detto alla madre e alla sorella che sarebbe andato al patronato della chiesa per incontrare alcuni amici. Il minorenne però non ha incontrato nessuno e il mistero è legato agli ultimi messaggi inviati all’ex fidanzata: "Ho delle questioni aperte con delle persone... penso che morirò, penso di sì o se non muoio avrò delle ferite gravi. Ti amo".
Grande timore, dunque, come testimoniato dallo stesso giovane. "Tornerò morto o mi faranno molto male", il suo allarme. L’ex fidanzata di Ahmed ha avvertito la madre e la sorella del giovane. “È un bravo ragazzo”, le parole della diciassettenne, a suo avviso il fratello non si sarebbe mai allontanato in quel modo: “È un bravo studente, mio fratello è uno con la testa sulle spalle, non beve, non fuma e non frequenta brutte compagnie.
L'unica cosa forse un po' strana alla quale sul momento non ho fatto caso è successa prima che uscisse di casa quella sera, mi ha abbracciato e baciato in fronte cosa per lui inusuale e ha detto a me e alla mamma vi voglio bene”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.