Aggrediti a La Spezia dai rispettivi familiari che, stando a quanto riportato dalla stampa locale, osteggiavano la loro relazione.
Le vittime sono un 29enne di nazionalità marocchina e la compagna italiana, che hanno subito un vero e proprio agguato nel momento in cui stavano facendo ritorno alla loro abitazione in via Borachia.
Ad attenderli sotto casa c'erano tre donne, una delle quali addirittura minorenne, che hanno riversato sui due una violenza inaudita, alimentata da un'ostilità incontrollata nei confronti di una relazione che non sarebbe dovuta mai nascere.
Prima il lancio di un liquido verosimilmente corrosivo contro i due ragazzi, conservato all'interno di un flacone, poi l'aggressione fisica vera e propria, dato che le vittime erano riuscite ad evitare di essere colpite.
Calci e pugni, oltre al lancio di oggetti contundenti, una violenza che si è conclusa solo con l'arrivo sul posto degli agenti della questura di La Spezia. I poliziotti hanno sequestrato la bottiglietta utilizzata nell'agguato, in modo da far analizzare i residui della sostanza liquida presente al suo interno e determinarne l'origine.
Sul posto anche i soccorritori del 118, che hanno trasportato il marocchino e l'italiana in ospedale per le cure del caso: 7 i giorni di prognosi determinati per il primo, 5 per la compagna.
Le indagini sono tuttora in corso, ma pare accertato il fatto che all'origine della violenza ci fosse la forte ostilità dei familiari di entrambi a quella relazione, i quali si sarebbero coalizzati proprio per porvi fine.
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