La Spezia, sudamericano esce dal carcere con permesso e stupra la ex

Il sudamericano ha costretto la giovane a seguirlo in casa minacciandola con un coltello: qui l'ha violentata per tre giorni. Al termine del permesso premio, è tranquillamente tornato in carcere

La Spezia, sudamericano esce dal carcere con permesso e stupra la ex

Un autentico incubo quello vissuto da una 25enne residente a La Spezia, aggredita, segregata in casa e violentata dal suo ex fidanzato, uscito dal carcere grazie ad un permesso premio. Completamente sotto choc, la giovane è stata soccorsa da un'amica, che l'ha accompagnata in ospedale convincendola anche a sporgere denuncia. Le indagini degli inquirenti sono al momento in corso.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, i fatti si sono verificati alcuni giorni fa, poco dopo l'inizio dell'anno. Ricevuto un permesso premio della durata di 3 giorni, l'ex compagno della donna, un 30enne sudamericano finito dietro le sbarre della casa circondariale di La Spezia, ha lasciato il penitenziario di via Fontevivo ed è subito partito alla ricerca della ragazza.

Parlando con i rappresentanti delle forze dell'ordine, la vittima ha raccontato di essere stata raggiunta dall'uomo che, dopo aver estratto un coltello, l'ha minacciata, costringendola a seguirlo all'interno della propria abitazione. Qui, dunque, sarebbero avvenute le violenze, andate avanti per ben 3 giorni.

Segregata in quella casa, la 25enne è stata ripetutamente stuprata dal suo aguzzino, deciso a trascorrere in questo modo i tre giorni che gli erano stati concessi fuori dal carcere. Durante quei terribili momenti, il 30enne sarebbe arrivato anche a minacciare di morte la sua vittima, furioso per il fatto che quest'ultima aveva intrecciato una relazione con un altro uomo. Le intimidazioni del sudamericano, ha spiegato la giovane, erano molto chiare: se avesse continuato a stare con un altro, lui l'avrebbe uccisa.

Tenuta prigioniera dal suo ex, la 25enne ha quindi subito ripetute violenze senza poter chiedere aiuto. Il suo aguzzino aveva pensato a tutto. Minacciandola con il coltello, l'aveva infatti anche costretta a scrivere alcuni messaggi alla madre, spiegandole che non sarebbe rincasata per qualche giorno perché ospite di un'amica.

In questo modo, il 30enne ha potuto disporre liberamente di lei per ben 3 giorni, fino allo scadere del tempo concesso dal penitenziario. Al termine del permesso premio, ha liberato la sua vittima tornandosene tranquillamente dietro le sbarre.

È stata un'amica ad incontrare per prima la 25enne, trovata in stato di forte choc, ed a farsi raccontare l'accaduto. Assistita da quest'ultima, la giovane è stata così accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale civile Sant'Andrea per accertamenti ed ha trovato il coraggio di denunciare.

Il caso è stato sottoposto al tribunale di competenza ed il sudamericano, che si trova comunque già in carcere, è stato accusato anche dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale.

Nei prossimi giorni si terrà la prima udienza, durante la quale il 30enne e la sua vittima saranno chiamati a riferire sulla vicenda.

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