"Nel bene e nel male, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non ci separi", recita la formula del consenso al matrimonio. Oppure "finché mandato di arresto ci separi", dipende dai punti di vista. Lo sa bene una sposa 42enne di Seveso (Monza) che è stata arrestata il giorno delle sue nozze proprio mentre era ad un passo dal fatidico "sì". Per fortuna, si è trattato solo di un terribile equivoco ma la celebrazione è saltata.
La storia
A raccontarla non ci si crede. Eppure la storia è vera, verissima. Stando a quanto riporta l'Agenzia stampa Ansa, l'episodio è accaduto a Seveso, una piccola cittadina in provincia di Monza e Brianza, qualche giorno fa. Tutto pronto per la cerimonia: l'abito bianco, le fedi nuziali e la festa in famiglia. E invece, quella che doveva essere una giornata da sogno si è trasformata in un vero e proprio incubo. La sposa, con accanto anche il futuro marito, si è vista letteralmente piombare davanti i carabinieri. I militari dell'Arma le hanno notificato l'esecuzione di una misura cautelare in carcere per un cumulo di pene legato a reati di droga proprio mentre si stava celebrando il matrimonio con rito civile. Ma si trattava di un frainteso.
L'arresto
La sposa ha rischiato di finire in manette per via un errore di trascrizione. In buona sostanza, i carabinieri hanno interrotto le nozze per eseguire l'ordine di carcerazione, trasmesso alla Procura di Monza dal Tribunale brianzolo per una sentenza passata in giudicato, nonostante ci fosse stato il ricorso in Appello.
A confermare l'equivoco è stato l'avvocato della donna che, interpellato sui fatti, ha mostrato ai militari dell'Arma un'anomalia nei documenti. Una volta accertato l'equivico, la Procura ha immediatamente ritirato il provvedimento. Fatto sta che la festa è saltata comunque e gli sposi sono stati costretti a fissare una nuova data per le nozze.
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