"Sposalo o ti uccidiamo": 18enne indiana denuncia i suoi genitori

Una ragazza indiana di Colorno, nel Parmense, era stata obbligata dai suoi genitori a contrarre un matrimonio combinato. La giovane ha denunciato i familiari

"Sposalo o ti uccidiamo": 18enne indiana denuncia i suoi genitori

Fin dalla sua infanzia era costretta a sottostare, suo malgrado, a rigide regole imposte dai suoi genitori. Quando, però, la famiglia le aveva comunicato che presto sarebbe convolata a nozze con un uomo che lei neanche conosceva, una ragazza indiana si è ribellata e denunciato il padre e la madre.

La triste storia arriva da Colorno, comune in provincia di Parma. La giovane, che frequenta una scuola superiore della città, non poteva sopportare di condividere il resto della vita con uno sconosciuto e, per questo, con coraggio si è opposta al volere della sua famiglia.

Ma la volontà espressa della giovane ai suoi genitori non è piaciuta. Le loro decisioni erano da considerare inappellabili e il matrimonio, inoltre, era già pronto. Per farle accettare le nozze, il padre e la madre l'hanno minacciata di morte più volte: "O lo sposi o ti ammazziamo" è una delle frasi ricorrenti rivolte contro la propria figlia.

Una situazione davvero insostenibile e pericolosa. La 18enne, così, si è recata dai carabinieri di Colorno che hanno raccolto la sua testimonianza.

Durante le indagini, i militari hanno appurato che la ragazza, sin da piccola, era stata costretta a vivere in uno stato di soggezione totale e anche per una minima trasgressione delle rigide regole significava il divieto di uscire più di casa, anche solo semplicemente per andare a scuola.

I genitori, inoltre, le hanno sempre vietato di frequentare ragazzi, anche quelli conosciuti in ambito scolastico. Con il passare del tempo le imposizioni sono diventate sempre più restrittive ed hanno riguardato anche il modo di vestirsi ed il divieto di truccarsi.

L’obbligo di sposare un perfetto sconosciuto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Con le prove raccolte, i carabinieri ed i servizi socio- assistenziali,sono subito intervenuti portando la ragazza indiana, alla quale è stata fornita una nuova identità, in una località segreta dove potrà iniziare una nuova vita.

I due genitori, invece, sono stati raggiunti dal provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Parma, del divieto di avvicinamento alla figlia.

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