Staccano gas e luce a una famiglia, benefattore paga le bollette

Famiglia al buio e al freddo perché il papà non ha i soldi. La società che fornisce energia non accorda la rateizzazione. Poi il gesto magico di uno sconosciuto

Staccano gas e luce a una famiglia, benefattore paga le bollette

C’è già chi lo chiama miracolo. E come dargli torto. Che un gesto umano sia sufficiente a far ritrovare il sorriso a una famiglia in difficoltà? Perché no. Tutto si può riassumere in poche parole: una magica storia di Natale. Staccano gas e luce a una famiglia con quattro bambini. È in arretrato con i pagamenti delle bollette.

Il padre è senza soldi. Disoccupato, è vittima della crisi che morde anche il ricco e industrioso nordest. Prova a chiedere una rateizzazione che non viene accordata. Si dispera. Parla con il dipendente della società che vende energia, ma niente. Nulla da fare. Il destino vuole che rimanga al freddo proprio a pochi giorni dalle feste.

A questo punto avviene il miracolo, o più semplicemente, la buona azione di un individuo mai visto prima. Un anonimo benefattore che si trova in coda allo sportello proprio dietro di lui: ufficio riscossioni. Salda il debito e dà una pacca sulla spalla all’uomo incredulo. È una storia a lieto fine quella accaduta a Conselve, paese di diecimila anime in provincia di Padova.

Il fatto si svolge negli uffici della società Centro Veneto Energie di piazza XX Settembre. Sportelli condivisi con Acquevenete, la società pubblica che gestisce gli acquedotti della bassa padovana e del rodigino, che è estranea alla vicenda. Il Centro Veneto Energie è un’azienda con sede a Lozzo Atestino e che ha filiali nel padovano e in Polesine. Fa parte del mercato libero per l’energia elettrica, il gas naturale e le telecomunicazioni. Gestisce tutto il ciclo attivo della filiera del gas e dell’energia elettrica.

Sabato mattina, a 24 ore dall’Immacolata, durante l’orario di sportello, un uomo residente nel territorio, si è presentato proprio qui. In questi uffici. La sua nazionalità e la residenza non sono note. E poco importano. Quando arriva il suo turno, spiega all’operatore di essere senza gas né corrente dal primo mattino. Fatta una verifica emerge che l’utenza ha accumulato un arretrato e che il blocco della fornitura si è reso necessario in quanto non ha pagato le ultime bollette.

“Come faccio, ho 4 bambini”, implora l’uomo. “Posso pagare a rate?”. La risposta, peraltro gentile a detta di chi era presente, è negativa e inflessibile, perché l’insolvenza è troppo lunga e non prevede rateazione. Sgomento e disperato, il malcapitato si allontana piangendo. Tra gli utenti in attesa c’è un uomo che si trova in coda proprio dietro a lui e che ha ascoltato tutto. Quest’ultimo chiede all’addetto allo sportello: “Quant’è il saldo da pagare?” “Novecento euro”, risponde l’impiegato.

L’uomo prontamente replica: “Saldo io però aspettate a comunicarglielo, perché voglio restare anonimo e non voglio che colleghi l’operazione alla mia persona. Voi fate in modo che possa riavere subito luce e gas”. Così è.

La famiglia passerà l'inverno al caldo come ciascuno merita. E chissà se questo padre dimenticherà mai quel semplice gesto di uno sconosciuto benefattore. La persona che regalò a lui e ai suoi quattro piccoli un sereno Natale.

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