È stato un comportamento «anomalo» quello di Alberto Stasi, che nel 2014 ha «omesso di accettare l’eredità» del padre. Una circostanza «sospetta», soprattutto perché ha impedito alla famiglia di Chiara Poggi di ottenere il risarcimento di oltre un milione di euro disposto dopo che Stasi era stato condannato definitivamente a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata.
Lo spiega il gip di Milano Natalia Imarisio nel provvedimento con cui però archivia l’inchiesta in cui Stasi era indagato per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice per via dell’ipotizzata «fraudolenta operazione» con cui ha appunto rinunciato all’eredità.
Per Imarisio, la rinuncia «non può ragionevolmente spiegarsi con una totale dimenticanza» dovuta allo stress del ragazzo, come invece sostenuto dalla difesa. Il mancato risarcimento era oggetto di una denuncia dei Poggi, ora giudicata «tardiva»- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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