È stata nella zona rossa: spacciatrice evita il carcere e finisce in quarantena

La donna è stata beccata con un chilo e mezzo di cocaina. Nei giorni prima dell'arresto, era stata nella zona rossa di Lodi e così ha potuto evitare il carcere

È stata nella zona rossa: spacciatrice evita il carcere e finisce in quarantena

Pochi giorni prima dell'arresto, si era recata nella zona rossa del Lodigiano, focolaio del coronavirus. Così una spacciatrice di 71 anni è stata messa in quarantena, evitando in questo modo il carcere.

La donna, residente a Bollate, era stata arrestata per spaccio dalla guardia di Finanza di Lecco. Prima di finire in prigione, la 71enne è stata visitata dal medico del carcere che le ha chiesto anche diverse informazioni riguardo agli spostamenti degli ultimi giorni. Secondo le ricostruzioni, la donna, nelle settimane prima dell'arresto, aveva fatto visita ad alcune persone nella zona focolaio in provincia di Lodi. Così è stata messa subito in quarantena nella sua abitazione di Bollate, senza finire dietro alle sbarre.

I fatti

La signora, come racconta il Giorno, era stata fermata per un normale controllo mentre percorreva con il suo compagno la superstrada tra Monza e Lecco. Subito i finanzieri si erano accorti di qualcosa di strano e avevano deciso di approfondire la situazione: la coppia infatti era parsa molto nervosa e questo aveva fatto scattare dei controlli più approfonditi. Poco dopo, i sospetti della guardia di Finanza si sono rivelati fondati: nell'auto dei due è stato trovato un chilo e mezzo di cocaina. La droga era nascosta nel vano portaoggetti del cruscotto: un chilo e mezzo di cocaina purissima da cui, secondo quanto ricostruito dai militari, la coppia avrebbe potuto ricavare fino a 10mila dosi, dal valore complessivo di più di 300mila euro.

Niente carcere

Così sono scattate le manette per i due che, davanti al Gup, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione. L'uomo, dopo i controlli di routine e la visita medica, è stato quindi condotto nel carcere di Lecco, mentre la compagna è stata portata nella sua abitazione di Bollate. La donna ha infatti raccontato al medico di aver fatto visita pochi giorni prima ad alcune persone nella zona rossa, da dove si è diffuso il coronavirus, in provincia di Lodi. Non potendo quindi andare in prigione per il rischio di contagio, la 71enne è stata messa in quarantena ai domiciliari.

Come spiega il quotidiano, la procedura attivata per i carcerati, che sono a contatto con gli altri detenuti, prevede una comunicazione tempestiva agli organi compententi. Nel frattempo, la donna è stata posta ai domiciliari in quarantena nella sua casa di Bollate, evitando in questo modo di finire (per ora) in carcere.

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