Strage di Foggia, spunta una testimone: "4 sicari incappucciati"

Una donna di nazionalità francese avrebbe incrociato i killer prima dell'eccidio. "Avevano i mitra in mano ed erano incappucciati"

Strage di Foggia, spunta una testimone: "4 sicari incappucciati"

Mentre a San Marco in Lamis era appena avvenuto l'agguato costato la vita a due pregiudicati e ad altrettanti contadini innocenti, una testimone ha raccontato di avere incrociato i killer. Di nazionalità francese, la donna ha fermato due vigili urbani che stavano annotando i dati di un incidente sulla strada del Gargano per spiegare di avere intravisto i sicari poco dopo la strage di Foggia. "Erano quattro uomini, li ho visti laggù, lungo la strada. Avevano i mitra in mano ed erano incappucciati". Lo riferisce il Corriere della Sera.

"Avevano i mitra in mano ed erano incappucciati. Erano in un macchina che ho incrociato mentre sfrecciava via", ha detto la donna ai vigili, che le hanno consigliato di sporgere denuncia ai carabinieri: ciò che la donna ha fatto nel vicino paese di Rodi Garganico.

La versione della donna è agli atti dell'inchiesta sulla strage di Foggia. Con il passare delle ore, il quadro della vicenda si fa sempre più chiaro. In base agli elementi raccolti dagli investigatori, sembra che l'unico vero obiettivo della strage fosse il boss Mario Luciano Romito, da tempo in guerra con il clan dei Li Bergolis.

Ma poi l'omicidio è degenerato, convolgeldo anche il cognato Matteo De Palma, teoricamente escluso dalla faida, e i due contadini ammazzati per sbaglio, vale a dire i fratelli Luigi e Aurelio Luciani. All'inizio sembrava che fossero stati uccisi perché considerati testimoni scomodi. In realtà gli inquirenti sono convinti che siano stati scambiati per guardie del corpo del boss.

In effetti, credendo alla versione della donna di nazionalità francese, se i sicari avessero ucciso i due fratelli innocenti perché testimoni avrebbero dovuto fare la stessa cosa con lei.

Inoltre, dai risultati dell'autopsia effettuata sui corpi dei due sfortunati contadini risulta che siano stati ammazzati con alcuni colpi di fucile sparati alla schiena e quindi da dietro, senza guardarli in faccia.

Una dinamica che avvalora ulteriormente la tesi dello scambio di persona, o comunque di un tragico errore commesso dai sicari.

Intanto proseguono a ritmo serrato le indagini e le perquisizioni, in particolare a Vieste, San Marco in Lamis e Monte Sant'Angelo.

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