Cambiano le condizioni sul terreno in Siria e in Iraq, con il sedicente Stato islamico (Isis) sempre più sotto pressione e cambia anche la strategia che il gruppo jihadista adotterà nei Paesi europei.
È l'Europol a lanciare l'allarme, convinto che utilizzando la Libia come trampolino di lancio l'Isis potrebbe cercare di nuovo di colpire, in Europa come nel Nordafrica, e che questa volta il rischio è quello di assistere all'utilizzo di "esplosivi rudimentali, commerciali o militari all'interno di autovetture".
Autobombe, insomme, contro obiettivi che non sarebbero più militari o comunque simbolici, ma molto più casuali. Un modus operandi che nei Paesi mediorientali è già realtà e che secondo l'agenzia arriverà anche in Europa, con l'obiettivo di arrivare a colpire obiettivi vulnerabili e diffondere il caos.
Fino a oggi lo Stato islamico è stato concentrato "sulla conquista del territorio e sulla difesa dai nemici locali".
Se questa fase dovesse finire, sostiene però l'Europol, "inizierà a pianificare e a ordinare attacchi dalla Libia". E se già a Bruxelles e Parigi i terroristi avevano pensato alle autobombe, questa volta potrebbe portare a termine il piano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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