Sul tabellone luminoso del Comune di Prevalle è comparsa una scritta lampeggiante che, a lettere cubitali, recita: "È finita la pacchia! Tornano all'anagrafe mamma e papà!".
Che il sindaco della cittadina in provincia di Brescia, il leghista Amilcare Ziglioli, fosse contrario a quella ribattezzata da lui "ideologia gender" era chiaro. Infatti, già nel settembre 2015, il primo cittadino aveva fatto sapere alla comunità, sempre servendosi del tabellone luminoso, che "l'amministrazione comunale è contraria all'ideologia gender". Poi aveva ringraziato l'America per l'elezione di Trump e lo scorso 19 marzo la scritta lampeggiante dichiarava che era "la festa del papà, non del genitore 1 o genitore 2".
Ieri, l'ultima provocazione, che ha scatenato le prevedibili proteste sui social. Qualcuno ha definito "vergognoso" il comportamento del sindaco, mentre altri hanno addirittura suggerito agli abitanti di Prevalle di danneggiare il tabellone, perché "contro il fascismo ci vuole disobbedienza". Pronta anche la reazione del comitato territoriale Arcigay, che su Facebook scrive: "Amilcare Ziglioli, sindaco no gender di Prevalle, colpisce ancora!".
Secondo Luca Trentini, componente del direttivo, "Ziglioli evidentemente non ha niente di meglio da fare che dedicarsi alla caccia alle streghe", come ha riferito Repubblica. Ma la cosa più grave, a detta di Trentini, è l'uso di uno"strumento di informazione ufficiale del Comune", che dovrebbe essere un servizio al cittadino, non un mezzo di propaganda.
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