Scontro finale a Cartabianca tra il professor Alessandro Orsini e l'esponente del Partito democratico Gianni Cuperlo: il terreno della disfida è stato, nemmeno a dirlo, il ruolo della Nato nel conflitto scatenato da Vladimir Putin in Ucraina. Il docente dell'università Luiss ha ribadito più e più volte, come ormai fa da quattro mesi, che se la Russia ha invaso il Paese di Volodymyr Zelensky è perché la Nato sta espandendo i suoi confini verso oriente. Una ricostruzione fortemente criticata da Cuperlo, che ha invece rimesso al centro le responsabilità della Russia nell'invasione dell'Ucraina, sottolineando la pericolosità dell'escalation nei rapporti tra l'Europa e Kaliningrad, e la decisione dell'Italia e dell'Unione di sostenere la resistenza ucraina.
"Lei da settimane, da mesi, sta parlando contro la Nato. Parli un po' anche dell'invasione di un Paese sovrano, dove ci sono distruzioni e morte. Non è scontato", ha detto l'esponente del Partito democratico. A quel punto i toni si sono alzati. Alessandro Orsini, che sembra non gestire bene le discussioni, ha cercato di sovrastare l'ennesima volta il suo interlocutore, parlandogli sopra e pretendendo dalla conduttrice, al grido di "dottoressa, dottoressa", ormai un suo must, di avere la parola.
Bianca Berlinguer, che sembra subire particolarmente il fascino dialettico di Orsini, non ha esitato a dargli la parola nonostante avesse già annunciato di essere in procinto di chiudere l'argomento per passare ad altro. Nel frattempo il professore e Cuperlo hanno continuato a pungersi e l'esponente del Partito democratico ha invitato Orsini a non fare la vittima. Davanti a quella parola, il professore ha reagito con veemenza, tirando fuori quel lato che già in altre occasioni era emerso, come quando appellò come "cretino" il deputato Andrea Ruggieri.
"Al suo partito ne ho dato di ceffoni, altro che vittima... Al suo segretario, ai suoi colleghi in parlamento", ha detto Orsini. Impossibile intuire a cosa si riferisca il professore quando parla di "ceffoni", ma tanto è bastato per far irrigidire Bianca Berlinguer, memore delle polemiche scatenate dalle discussioni troppo accese nel suo programma. Ma la sua richiesta di abbassare i toni, come spesso è accaduto nel corso dell'edizione appena ultimata, è caduto nel vuoto.
Alessandro Orsini, dall'alto del piedistallo dal quale pontifica la sua verità fin dallo scoppio della guerra, una verità che vorrebbe diventasse universale abbattendo
ogni visione diversa dalla sua, unica giusta, ha quindi aggiunto: "Al suo partito, che si comporta in maniera inqualificabile per quanto riguarda la guerra in Ucraina, parlo come voglio...".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.