Sono ancora in corso valutazioni e approfondimenti sulla fattibilità, o meno, dell'estensione dell'obbligo del super green pass per i luoghi di lavoro. Il governo Draghi si sta interrogando su quale sia la misura più efficiente per fronteggiare il diffondersi della variante Omicron.
Le difficoltà riguardo l'estensione del super green pass non sono dovute solamente alle resistenze della Lega e del Movimento 5 Stelle ma soprattutto da un punto di vista organizzativo. Si procede, dunque, con cautela in vista del Consiglio dei ministri che si terrà domani. Al momento non è stata presa ancora nessuna decisione definitiva. Nel corso della Conferenza delle Regioni, riunitasi oggi in vista delle prossime misure che il governo sarà chiamato a varare, però vi è stato un sostanziale via libera all'estensione del super green pass sui luoghi di lavoro.
Prima però bisogna superare alcuni problemi non di poco conto. Oltre al nodo delle sanzioni e delle sostituzioni ci sono delle problematiche da un punto di vista giuridico. A Palazzo Chigi, nel frattempo, il premier Draghi incontra il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Il responsabile della P.A. è tra i ministri maggiormente coinvolti in questa nuova stretta del super green pass. L’intenzione sembra essere quella di imporre il super green pass a tutti i lavoratori: pubblici e privati. Questo sistema non contempla più la possibilità di lavorare con il tampone negativo. L’obiettivo è quello di riuscire a far vaccinare anche i 5,5 milioni di italiani over 12 che ancora non si sono voluti inoculare. La maggior parte di questi appartiene alla fascia di età tra i 40 e i 59 anni. Procedendo con una misura simile le stime del governo prevedono 2,5 milioni di persone pronte a sottoporsi alla prima dose entro 10-15 giorni. Non sono casuali le tempistiche. Secondo gli epidemiologi consulenti del governo, tra un paio di settimane ci sarà il picco dei contagi della quarta ondata.
Come detto, restano comunque forti dubbi e divisioni all'interno della maggioranza. Si lavora perciò a una sintesi che sia in grado di mettere d'accordo tutti. Già durante il Consiglio dei ministri del 23 dicembre scorso si era discusso riguardo la possibilità di introdurre all'interno del mondo del lavoro, senza distinzioni tra pubblico e privato (soluzione favorita dal ministro Brunetta), il super green pass. Quella volta la linea contraria della Lega e dei 5 Stelle ha avuto la meglio. Tra i primi, il ministro Giancarlo Giorgetti il quale ha sottolineato la necessità da parte dello Stato di una maggiore assunzione di responsabilità.
L'altra ipotesi che il governo potrebbe prendere in considerazione è l'introduzione dell'obbligo vaccinale. Anche questa è stata valutata oggi durante la Conferenza delle Regioni. Sebbene con posizioni diverse sembra che sia stata trovata la quadra favorevole legando l'obbligo esclusivamente ad alcune categorie: soggetti fragili e over 60.
Favorevole a questa possibilità è una
larga maggioranza del governo Draghi. In primis a spingere per l'obbligo vaccinale è il Partito Democratico. Realisticamente parlando però sembra che questa possibilità sia ancora lontana qualche mese dal diventare norma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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