Un nuovo rincaro sta per arrivare e direttamente nel carrello. Dall'1 gennaio infatti i sacchetti che usiamo per acquistare ad esempio frutta e verdura dovranno essere biodegradabili e compostabili. Ma non finisce qui: non saranno più gratis, saranno a pagamento. E di fatto diventeranno a pagamento come tutti gli altri sacchetti che vengono acquistati all'interno dei supermeracti. In questo momento non è dato sapere il costo del singolo sacchetto. Ma a quanto pare potrebbero costare da un minimo di un centesimo ad un massimo di 5 centesimi. "Secondo il nostro Osservatorio — spiega al Corriere Marco Versari, presidente dell’Associazione italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili — in media gli italiani ne utilizzano 150 l’anno per cui a seconda dei prezzi delle singole buste la spesa potrebbe aumentare fra 1,5 euro e 4 euro". Questa nuova modalità di vendita e anche i nuovi materiali sono graditi a Legambiente che ha accolto positivamente la scelta: "L’innovazione – dice Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente - ha un prezzo ed è giusto che i bioshopper siano a pagamento ma sia garantito un costo equo che si dovrebbe aggirare intorno ai 2/3 centesimi a busta.
Occorre affrontare con efficacia il problema dell’usa e getta e allo stesso tempo contrastare il problema dei sacchetti illegali, ancora troppo diffusi, e promuovere le filiere delle produzione industriali innovative e rispettose dell’ambiente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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