Una svastica nera e un cappio al collo sulla maglietta rossa pro migranti. Così alcuni vandali hanno trasformato l'iniziativa di solidarietà di alcune suore in provincia di Reggio Emilia che, lo scorso fine settimana, avevano sistemato un manichino lungo una strada provinciale dopo avergli messo una maglietta rossa. Come riporta la Gazzetta di Reggio, la reazione delle suore a quello che probabilmente è stato un atto vandalico è stata dura: "Gravissimo il gesto, violento e minaccioso, che ha tentato di sporcare, spaventare, imbrigliare una parola che deve essere urlata; una mano che continuerà a cercare quella del fratello; una speranza nell’uomo che proprio ora fiorisce. Noi vogliamo rimanere umani", hanno scritto riguardo all'accaduto al sito Redacon.
"Non possiamo più restare indifferenti, fermiamo la corsa, anche solo per pensare, informarci, connetterci. Ecco il senso della presenza del manichino che indossava una maglietta rossa sabato 7 luglio lungo la Provinciale", hanno spiegato. Qualche giorno fa, sempre in provincia di Reggio Emilia, alcuni vandali hanno imbrattato con della vernice rossa una madonnina situata sul monte Cusna.Davanti alla Casa della Carità di Cagnola (Reggio Emilia) è comparso un manichino con la maglietta rossa, svastica e cappio al collo.
—Patricia Pearl (@DarioBallini) 10 luglio 2018
Alla richiesta di umanità si sta contrapponendo odio puro. Questa cosa non è normale.#maglietterosse
(Via Marco Casellato) pic.twitter.com/OEKiFsbGpn
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